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Chi è Guy Verhofstadt, che ha rifiutato l’alleanza con il M5S?

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Beppe Grillo propone, gli iscritti del M5S votano e, all’ultimo, l’alleanza con l’ALDE è saltata. Chi è Guy Verhofstadt? Guy Verhofstadt, classe 1953, belga, è l’attuale capo gruppo ALDE, l’Alleanza dei Democratici e dei Liberali per l’Europa, formazione del Parlamento Europeo. In pa...

Beppe Grillo propone, gli iscritti del M5S votano e, all’ultimo, l’alleanza con l’ALDE è saltata. Chi è Guy Verhofstadt?

Guy Verhofstadt, classe 1953, belga, è l’attuale capo gruppo ALDE, l’Alleanza dei Democratici e dei Liberali per l’Europa, formazione del Parlamento Europeo. In passato, è stato premier del suo Paese per quasi dieci anni, dal 1999 al 2008. Dal punto di vista politico è un liberale e convinto sostenitore dell’Unione Europea.

Di lui, negli ultimi giorni, si parla soprattutto come dell’esponente politico che ha rifiutato di allearsi con i parlamentari del Movimento 5 Stelle in Europa.

La vicenda in breve

Domenica scorsa Beppe Grillo ha indetto sul suo blog una votazione fra gli iscritti del M5S per decidere se abbandonare l’alleanza con l’UKIP di Nigel Farage e confluire all’interno dell’ALDE.

Con quasi l’80% di voti favorevoli, il popolo pentastellato ha deciso per il sì, quindi l’alleanza Grillo – Verhofstadt è sembrata per qualche ora cosa fatta. Invece, il politico belga ha fatto sapere di considerare il Movimento 5 Stelle troppo distante dalle posizioni dell’ALDE e di non poter accogliere i deputati italiani all’interno del suo schieramento.

Grillo “tradito” da Verhofstadt?

Impossibile che fra Grillo e Verhofstadt non ci siano stati contatti preliminari, precedenti la votazione sul blog, quindi il leader del Movimento 5 Stelle si è ritrovato ad essere beffato in modo aperto.

La spiegazione più plausibile è che Verhofstadt abbia chiuso un accordo senza prima consultarsi con tutti i suoi parlamentari, dai quali sarebbe arrivata l’effettiva opposizione all’alleanza con gli uomini di Beppe Grillo.

Il Movimento 5 Stelle su Guy Verhofstadt

Il Movimento 5 Stelle non è mai stato tenero con Guy Verhofstadt. Nel 2015, sul blog M5S Europa, il politico belga veniva definito senza mezzi termini come “l’eurodeputato che colleziona poltrone”.

Verhofstadt, si leggeva sul blog, “è il politico che più dentro al Parlamento europeo incarna l’euro-Stato-centrismo. Eletto in Belgio, capogruppo dei liberali dell’ALDE, il suo discorso in plenaria a Strasburgo sulla situazione in Grecia davanti ad Alexis Tsipras è diventato virale in rete”. Al tempo, Verhofstadt era finito nella lista degli impresentabili, ovvero dei membri del Parlamento UE “che agiscono a difesa di interessi che sono opposti a quelli dei cittadini”.

Sul capogruppo ALDE pesa poi il fatto di far parte “di sette fra Comitati e consigli di amministrazione (fra cui le belghe Exmar, che si occupa di gas e petrolio, e Sofina, holding finanziaria nel settore dei trasporti, ndr), incarichi che gli portano in tasca un reddito complessivo non inferiore a 12.003 euro al mese”.