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Hermes Ferrari, ritratto dello "sciamano" che lotta per le riaperture commerciali

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Il 6 Aprile una manifestazione ha riempito la piazza di Montecitorio, protagonisti i ristoratori in rivolta, tra loro anche lo "sciamano" Hermes Ferrari.

Si è svolta nella giornata del 6 Aprile una grande manifestazione che ha avuto come protagonisti i ristoratori, scesi in Piazza Montecitorio per manifestare tutta la loro rabbia causata dalle misure restrittive anti-Covid intraprese dal Governo, soprattutto riguardo il settore ristorazione, che oggi si configura come uno dei più colpiti a livello economico.

Una protesta nata con intenzioni pacifiche, ma sfociata in violenza e trasformatasi in luogo di scontro con la polizia.

Tantissime le presenze che hanno riempito la piazza, ma una tra tutte ha attirato maggiormente l’attenzione, stiamo parlando di Hermes Ferrari.

Lo “sciamano” Hermes Ferrari

Nella protesta di ieri, tra i tantissimi ristoratori scesi in piazza per manifestare il loro diritto al lavoro, uno tra tutti ha attirato l’attenzione per via del suo caratteristico trucco e travestimento, si tratta di un volto noto alla cronaca, è Hermes Ferrari.

Icona dell’esasperazione del settore della ristorazione

Ferrari è un ristoratore di Modena titolare del ristorante Regina Margherita, ieri ha protestato in modo caratteristico in piazza, trasformandosi nello “sciamano” e raggiungendo il suo scopo: travestirsi in modo vistoso per attirare l’attenzione e far arrivare la sua voce e quella degli altri protestatori ovunque.

Il grido di Ferrari è forte, chiede insieme agli altri protestatori un intervento chiaro e deciso che conduca alle riaperture del settore ristorazione, ormai al collasso.

Il ristoratore aveva già messo a punto negli scorsi mesi dei tentativi di ribellione contro il governo, aderendo all’iniziativa #Ioapro, che aveva visto il coinvolgimento di numerose imprese del settore, le quali violavano le norme del DPCM come segnale di protesta.

Per il suo travestimento da “sciamano”, Ferrari si è ispirato a Jake Angeli, si è dipinto sulla faccia il tricolore ed è sceso in Piazza diventando di fatto l’icona della protesta.

“Bisogna far fare il giro del mondo a questa manifestazione”, queste le parole di Ferrari, che di fatto si è travestito per farsi notare e attirare la maggior attenzione possibile, al fine di portare alla luce la crisi e la disperazione del settore della ristorazione.