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Hinterkaifeck: la storia del massacro rimasto ancora oggi un mistero

Hinterkaifeck

Hinterkaifeck è il nome di una fattoria alle porte di Monaco dove nel 1922 avvenne uno dei massacri più efferati e ancora oggi irrisolti

Hinterkaifeck era una piccola fattoria tra Ingolstadt e Schrobenhausen, a circa 70 chilometri a nord di Monaco di Baviera. È stata lo sfortunato teatro di uno tra i più bizzarri e sconcertanti omicidi della storia tedesca. La sera del 31 marzo 1922 i sei abitanti della fattoria furono infatti tutti uccisi con un piccone. Il caso è ancora completamente un mistero irrisolto.

Le sei vittime di tale massacro furono il contadino e proprietario della fattoria Andreas Gruber, sua moglie Cäzilia,la figlia vedova Viktoria Gabriel e i due figli di quest’ultima, Cäzilia e Josef. Era presente anche la seconda cameriera della famiglia Maria Baumgartner, di 44 anni.

fattoria

La vita della famiglia Gruber trascorse in maniera tranquilla fino al 1921. Quell’anno la prima cameriera si licenziò, dicendo che la fattoria era infestata. Nel mese di marzo del 1922 il capofamiglia Andreas trovò alcune impronte sulla neve che proveniva dal bosco nelle vicinanze della fattoria. Avendo paura di un estraneo nei dintorni, Gruber chiese ai vicini se avessero visto qualcosa di strano. Nessuno disse di aver visto qualcosa di sospetto.

Quella stessa notte Andreas avvertì un rumore di passi provenire dalla soffitta. Con il fucile perquisì la proprietà, ma non trovò nessuno. Nei giorni seguenti Andreas scoprì che qualcuno aveva rubato le chiavi del suo scrittoio. Inoltre vide che la porta della fattoria era stata forzata.

Hinterkaifeck: il crimine e l’indagine

Il 4 aprile del 1922 i vicini, preoccupati del fatto che nessuno avesse notizie dei Gruber da giorni, andarono alla fattoria. E qui trovarono i cadaveri di Andreas, della moglie, della figlia e di uno dei nipoti nel granaio. In casa trovarono invece i corpi della cameriera e dell’altro nipote. I membri della famiglia sembravano essere stati attirato nel granaio in momenti diversi del giorno e lì massacrati a colpi di piccone. Nella mano destra della piccola Cäzilia furono trovate ciocche dei suoi stessi capelli. Le autopsie sui cadaveri rivelarono la data della morte: il 31 marzo. Il medico Aumüller stabilì che l’arma del delitto doveva essere un piccone e che la giovane Cäzilia era rimasta viva per diverse ore dopo l’aggressione.

casa

La prima cosa che i poliziotti scoprirono fu che dopo il massacro dei Gruber l’assassino restò per almeno 2 giorni nella fattoria. Si prese tra l’altro cura del bestiame. L’eventualità di un furto finito male venne subito scartata, dal momento che in casa non mancava niente. Si pensò allora a un movente passionale e si indagò sulla vita sentimentale di Viktoria Gruber. Ma anche questa ipotesi venne però abbandonata per mancanza di prove.

fienile

L’ispettore Reingruber, incaricato delle indagini, interrogò più di cento sospettati senza trovare nessuna prova concreta. Nel caso venne allora inserito l’aiuto del paranormale, ma anche questa cosa non portò a nulla di fatto.

Hinterkaifeck: il caso viene riaperto nel 2007

Nel 2007 gli studenti dell’Accademia di polizia di Fürstenfeldbruck riaprirono le indagini sulla tremenda vicenda. La speranza era di riuscire a risolvere il caso tramite tecniche di indagini più moderne. Gli allievi giunsero alla conclusione che era impossibile risolvere il caso dal momento che era passato troppo tempo da quando era avvenuto. Inoltre le vecchie indagini erano state condotte male. Gli studenti avrebbero però scoperto un sospettato principale per il crimine, ma non hanno voluto rivelare chi fosse per rispetto dei familiari ancora in vita.