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H&M ritira pubblicità con bimbo nero accusata di razzismo

Sotto accusa

La multinazionale svedese H&M accusata di razzismo sul web per una pubblicità in cui un baby-modello nero indossava una felpa con scritto “scimmia”.

Bufera sulla catena di negozi d’abbigliamento svedese H&M, accusata di razzismo per un suo spot: la pubblicità di una felpa verde con la scritta “Coolest monkey in the jungle” (“La scimmia più cool della giungla”), indossata da un bambino nero. A notarla e a fare girare lo screenshot via Twitter è stata domenica scorsa una blogger e influencer di stile londinese nera, Stephanie Yeboah, che aveva detto di essere “disgustata”.

L’azienda, investita in seguito dalle polemiche sullo stesso social, si è scusata e ha ritirato lo spot finito sotto accusa. Tuttavia c’è anche chi ha difeso H&M – per la verità non molti -, tra cui un’ex dipendente nera.

I commenti

Tweet critico

Diversi sono stati i commenti critici di utenti afroamericani, come un giornalista di nome Charles M. Blow, che ha accusato H&M di aver “perso la sua dannata testa”, oppure l’attrice e cantante Tonya Pinkins, che ha scritto “Disgustoso. Vergognatevi”.

Tweet critico

Un’altra donna afroamericana sostiene invece che l’intenzione dello spot “non era innocente”.

Tweet critico

Altri utenti ancora, non necessariamente neri, definiscono la pubblicità del colosso svedese “di cattivo gusto”, come una cantautrice americana, Wendy Parr, che parla di “razzismo assolutamente intenzionale”.

Accusa

Una giovane mette poi a confronto due felpe dello stesso tipo, quello indossata dal baby-modello nero e una indossata da un baby-modello bianco, la cui scritta è diversa: nel secondo caso il bambino che indossa la felpa è l’ “esperto di sopravvivenza” che ha dovuto vedersela con una tigre della giungla. La stessa ragazza definisce la pubblicità e lo stesso capo di abbigliamento “un fallimento per il 2018”.

Due felpe, due bambini

Tra chi invece difende la catena di negozi svedese, c’è una ragazza nera che vi ha lavorato “per diversi anni” e ritene ingiuste le accuse di razzismo. Fatto sta che l’H&M ha rimosso dal proprio sito e da ogni suo canale di divulgazione la pubblicità con il bimbo nero “apostrofato” come “la scimmia più cool della giungla” sulla felpa che indossava, e si è scusata “con tutti quelli che potrebbe aver offeso”. Per la precisione quella felpa è ancora in commercio, ma è stata rimossa l’immagine del baby-modello nero.

Anche all’interno dell’azienda qualcuno è rimasto indignato dalla diffusione di quell’imagine, come un dipendente di nome Alex Medina, il quale, sempre via Twitter, sottolinea che nel 2018, con un brand come quello, non è accettabile una tale negligenza, tanto più che, come era già stato notato, alcuni tipi di felpe analoghi sono indossati da modelli bianchi, e conclude affermando “Bisogna fare di meglio”.