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Hockey su ghiaccio

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L'hockey su ghiaccio (oppure semplicemente hockey nelle nazioni in cui è la variante più diffusa) è uno sport di squadra disputato sul ghiaccio in cui i pattinatori attraverso l'utilizzo di un bastone ricurvo indirizzano il puck nella porta della squadra avversaria. Viene definito generalmente ...

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L’hockey su ghiaccio (oppure semplicemente hockey nelle nazioni in cui è la variante più diffusa) è uno sport di squadra disputato sul ghiaccio in cui i pattinatori attraverso l’utilizzo di un bastone ricurvo indirizzano il puck nella porta della squadra avversaria. Viene definito generalmente uno sport veloce e fisico. L’hockey su ghiaccio è lo sport più popolare in quelle nazioni dal clima sufficientemente freddo da permettere la formazione di una copertura naturale di ghiaccio in ambienti esterni, come il Canada, la Repubblica Ceca, la Lettonia, i paesi nordici (in particolare Finlandia e Svezia), Stati Uniti, Russia, Slovacchia e Svizzera. Con l’avvento delle piste di ghiaccio artificiali si è potuto iniziare a praticarlo anche nei mesi caldi e soprattutto nei paesi dal clima più caldo. L’hockey su ghiaccio è riconosciuto come uno dei quattro principali sport americani. Inoltre è lo sport nazionale del Canada, dove esso gode di una grandissima popolarità.
Il regolamento è diviso in cinque sezioni: “Campo da gioco”, “Squadre, giocatori ed equipaggiamento”, “Arbitri e loro obblighi”, “Regole del gioco” e “Penalità”, mentre come appendice sono riportate altre annotazioni generali.
Il campo da gioco, detto più correttamente “pista”, è una superficie ghiacciata rettangolare, con una lunghezza compresa fra 56 e 61 metri, ed una larghezza tra i 26 e i 30 m. Tutt’attorno alla pista c’è una balaustra sopra la quale, a protezione del pubblico, c’è una protezione in plexiglas; dietro le porte si trova una rete di protezione supplementare.
Le porte sono alte 122 cm e larghe 183 cm, mentre i montanti sono colorati in rosso.

Un incontro di hockey su ghiaccio dura normalmente 60 minuti (tre tempi – chiamati anche drittel – da 20 minuti). Poiché ogni interruzione di gioco comporta lo stop al cronometro (si parla di minuti effettivi di gioco), una partita dura in realtà molto più a lungo (un tempo dura solitamente tra i 30 e i 40 minuti). Gli intervalli fra un tempo e l’altro durano 15 minuti. A differenza di molti altri sport nell’hockey su ghiaccio non esiste il pareggio: se al termine di una partita il risultato è ancora di parità, viene giocato un tempo supplementare, di cinque o dieci minuti, che termina immediatamente con il gol di una delle due squadre. Se al termine del tempo supplementare nessuna delle due squadre ha segnato, la partita viene decisa ai rigori. Di norma vengono assegnati 3 punti alla squadra vincitrice nel tempo regolamentare, 2 alla squadra vincitrice dopo il tempo supplementare o i rigori, 1 alla squadra sconfitta ai supplementari o ai rigori e nessun punto per chi perde nel tempo regolamentare.

Una squadra di hockey su ghiaccio è composta al massimo da 22 giocatori, 20 di movimento e 2 portieri. Durante una partita possono essere sul ghiaccio al massimo 6 giocatori contemporaneamente. La regola prevede che siano 5 giocatori di movimento e un portiere, ma in situazioni particolari, il portiere può essere sostituito da un sesto giocatore di movimento. Normalmente si parla di “linee” – cioè diversi assetti nei quali attaccanti (due ali ed un centro) e difensori giocano sempre insieme.

Le penalità sono decise gli arbitri. Le più comuni sono: “ostruzione” (interference); “sgambetto” (tripping); “bastone alto” (high-sticking); “aggancio con bastone” (hooking); “ritardo del gioco” (delay of game); “colpo col bastone” (slashing); “carica irregolare” (charging); “carica da dietro” (checking from behind); “gomitata” (elbowing); “troppi giocatori sul ghiaccio” (too many men on ice); “condotta antisportiva” (misconduct); “eccessiva durezza” (roughing); “trattenuta” (holding) “cross check” (contrasto fisico con uso del bastone); “trattenuta del bastone avversario” (holding the stick). Ogni penalità è indicata da un particolare gesto dell’arbitro. La durata della penalità è a discrezione dell’arbitro (ma all’interno di determinati limiti).