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Houellebecq, la situazione attuale è responsabilità del governo francese

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È stato pubblicato ieri in Italia dal Corriere della Sera un lungo articolo dello scrittore francese Michel Houllebecq. Un autore amato dal pubblico tanto quanto provocatorio e scabroso, il cui ultimo romanzo, intitolato “Sottomissione”, racconta di un ipotetico futuro in cui la Francia sar...

È stato pubblicato ieri in Italia dal Corriere della Sera un lungo articolo dello scrittore francese Michel Houllebecq.

Un autore amato dal pubblico tanto quanto provocatorio e scabroso, il cui ultimo romanzo, intitolato “Sottomissione”, racconta di un ipotetico futuro in cui la Francia sarà in mano agli islamici. Inventore di finzioni letterarie geniali, Houllebecq ha voluto in questi giorni intervenire anch’egli nel dibattito successivo agli attentati di Parigi, e lo ha fatto sputando veleno sul governo francese, accusandolo di essere il vero responsabile dell’attuale situazione.

“Contrariamente a quanto si pensi” ha scritto Houellebecq, “i francesi sono piuttosto docili e si lasciano governare facilmente, ma questo non vuol dire che siano dei completi imbecilli. Il loro difetto principale potrebbe definirsi una sorta di superficialità incline alla dimenticanza, e ciò significa che periodicamente occorre rinfrescar loro la memoria. La situazione incresciosa nella quale ci ritroviamo è da attribuire a precise responsabilità politiche; e queste responsabilità politiche dovranno essere passate al vaglio, prima o poi. È assai improbabile che l’insignificante opportunista che occupa la poltrona di capo di Stato, come pure il ritardato congenito che svolge le funzioni di primo ministro, per non parlare poi dei ‘tenori dell’opposizione’ (LOL), escano con onore da questo riesame”.

Più oltre, Houellebecq ha elencato i principali errori commessi, a suo avviso, dai governi “che si sono succeduti negli ultimi dieci anni (venti? trenta?)”, ovvero i “tagli nelle forze di polizia, fino a ridurle all’esasperazione”, l’idea “che le frontiere sono un’assurdità antiquata, simbolo di un nazionalismo superato e nauseabondo, le operazioni “assurde e costose, il cui principale risultato è stato quello di far sprofondare nel caos prima l’Iraq, poi la Libia. Il risultato finale, secondo Houellebecq, è che quei governi “hanno fallito penosamente, sistematicamente, pesantemente nella loro missione fondamentale, cioè proteggere la popolazione francese affidata alla loro responsabilità”.