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I 30 anni in manicomio di Rossana: “Mi ci ha rinchiusa mio marito ma ero sana”

Da Roma arriva una terribile storia di "malattie mentali"

Dal Ventennio al dopoguerra una lunga odissea di violenza e sopraffazione: i 30 anni in manicomio di Rossana che però non era malata e stava benissimo

I 30 anni in manicomio di Rossana Falciatori, classe 1942, li ha raccontati un bell’articolo di Fanpage: “Mi ci ha rinchiusa mio marito ma ero sana”. Arriva la terribile testimonianza di una donna reduce da una reclusione nel più grande centro d’Europa, il  manicomio Santa Maria della Pietà di Roma. Oggi Rossana è ospite in una casa di riposo ed ha ripercorso quel suo calvario senza basi cliniche nella cosiddetta “città dei pazzi”. 

I 30 anni in manicomio di Rossana

Il dato di partenza è che moltissime donne in quel manicomio e non solo ci sono finite richiuse senza patologie e contro la loro volontà. Rossana per esempio era stata rinchiusa a 22 anni perché con suo marito ci litigava. E in epoca fascista c’erano ben 33 categorie con le quali senza alcun riscontro medico una donna poteva finire rinchiusa. Dieci esempi dieci?  “Loquace, instabile, incoerente, stravagante, capricciosa, eccitata, insolente, indocile, bugiarda, impertinente”. 

Un marito stanco e la soluzione atroce

E non è che nel dopoguerra le cose siano andate meglio. Ha raccontato Rossana: “Mio marito voleva togliermi di torno, si era stancato di me ha pensato di mettermi lì per stare libero. Non è un bel ricordo il Santa Maria, ma se era per me chi ci andava, io ero sana come un pesce!“. Oggi Rossana ha ripreso in mano il suo destino ma porta i segni di quando del suo destino decise qualcun altro e senza ragione.