> > I cinque luoghi in cui non è possibile mettere piede

I cinque luoghi in cui non è possibile mettere piede

default featured image 3 1200x900

Nel ventunesimo secolo siamo abituati a viaggiare, ad esplorare il mondo anche nei posti più reconditi e nascosti, ma esistono comunque ancora dei luoghi che nessun viaggiatore potrà mai raggiungere. Nei cinque luoghi che adesso vi elenchiamo non possono accedere neppure le categorie di persone ...

Posti-inaccessibili-638x425

Nel ventunesimo secolo siamo abituati a viaggiare, ad esplorare il mondo anche nei posti più reconditi e nascosti, ma esistono comunque ancora dei luoghi che nessun viaggiatore potrà mai raggiungere. Nei cinque luoghi che adesso vi elenchiamo non possono accedere neppure le categorie di persone che in genere riescono ad entrare dappertutto: esploratori, milionari, ricercatori scientifici.

Cominciamo con le isole Andamane, che si trovano nel Golfo del Bengala: fino a poco tempo questo territorio era abitato soltanto da tribù indigene. Oggi nell’isola sono rimasti i “sentinelesi”, che rifiutano ogni contatto con l’esterno e con gli appartenenti alla “società civile”. Per questo motivo nessuno è riuscito fino ad ora ad avere accesso all’isola. Pare che gli indigeni di questa tribù vestano con foglie che coprono solo i genitali, nutrendosi di quello che esiste sull’isola: pesci, frutta raccolta dagli alberi e verdure. L’isola di North Sentinel, che appartiene all’India, è rimasta tra le poche rimaste ad ospitare una popolazione indigena in via di estinzione, il cui numero è stimato tra i 100 e i 250 individui.

Altro luogo che probabilmente resterà inesplorato per sempre è la catena montuosa del Gangkhar Puensum, nel Buthan. Tale montagna è stata ritenuta sacra dalla popolazione del luogo, poiché considerata dimora degli spiriti. Qui è stata vietata la pratica dell’alpinismo, solo dal 1983 al 2000 si è aperto un accesso alla montagna, per la precisione al Gangkhar Puensum, la vetta più alta dell’intera catena montuosa, di 7.570 metri. Fino ad oggi sono state organizzate quattro spedizioni, ma nessuna di queste è stata portata fino in fondo. Per questo il libero accesso è stato nuovamente revocato, evidentemente questa vetta non dovrà essere conquistata.

Altro luogo inaccessibile è il Lago Karachay: è impossibile entrare in questo luogo senza lasciarci le penne. Il lago, che si trova a sud dei Monti Urali in Russia occidentale, è ritenuto uno dei luoghi più pericolosi del mondo. Qui vengono scaricati i rifiuti nucleari di tutta l’Unione Sovietica. Insomma, si può sostenere senza alcun dubbio che questo è il posto più inquinato dell’intero pianeta. Un essere umano che accede a questo luogo può morire nel giro di un’ora, poiché viene esposto ad un livello di radioattività insostenibile. Per questo motivo è anche impossibile trovare una foto che ritrae tale luogo: quale fotografo potrebbe mai mettere a repentaglio la propria vita per immortalare questo lago contaminato?

L’Ilha da Queimada Grande si trova sulle coste della città di San Paolo in Brasile. La marina brasiliana ha inibito l’accesso a questa isola in quanto popolata da una razza di serpenti molto velenosa. Si chiama Bothrops insularis, e si nutre soprattutto di uccelli, riesce ad immobilizzare la preda con l’azione immediata del suo veleno. Data la sua capillare presenza sull’isola, è impossibile fare un solo passo senza incontrarne uno. La leggenda racconta che il guardiano del faro di quest’isola sia stato ucciso dai serpenti, che hanno pure sterminato l’intera sua famiglia. Non si sono però registrati altri casi del genere in quanto l’isola è completamente preclusa all’accesso umano (se anche non ci fosse un divieto, chi avrebbe il coraggio di entrarci?).

Nonostante un viaggio in Corea del Nord può essere organizzato senza troppi problemi, è bene che sappiate che questo Paese ha dei limiti a causa del regime dittatoriale instaurato. Non è quindi possibile visitare il paese come si vuole, sono concessi solo viaggi di gruppo, e in rari casi possono viaggi individuali. I visitatori inoltre devono essere sempre accompagnati da una guida autorizzata, che non li lascerà neppure un momento. Vi è il divieto ufficiale di scattare foto durante il tragitto, il paese nordcoreano tende infatti a nascondere ai turisti la cera faccia della povertà e della miseria che qui regnano sovrane. La maggior parte dei turisti tornerà a casa con un’immagine falsata di questo paese.