Redazione Notizie.it 
L’abito nuziale hawaiano è chiamato holoku. E’ un abito semplice, lungo con un carré alto sulle spalle e maniche strette, venne adottato all’arrivo dei missionari occidentali sull’isola nel 1820. La moda occidentale influenzò gli abiti hawaiani anche per quel che riguardava i tessuti, la consistenza e i colori.
Bianco
Il vestito tradizionale è bianco ma l’holoku è spesso fatto di seta a volte con pizzo, velluto e satin pesante se l’occasione è formale altrimenti in lino o altri tessuti traspiranti. L’abito odierno è in genere più leggero e più attillato rispetto all’originale.
Bianco sporco
Molte spose locali optano per un holoku di colore bianco sporco o beige. Il bianco sporco è l’ideale per le cerimonie all’aperto molto comuni alle Hawaii. La sabbia potrebbe sporcare la base dell’holoku quindi si preferisce un abito che si confonda con la sabbia.
Disegni bianchi
Nel 1860 vennero aggiunti nastri, fiocchi e ruche agli holoku rendendoli più formali. I motivi bianchi ricamati o stampati divennero piuttosto frequenti e sono rimasti ancora oggi. Questi motivi sono molto sottili e si notano soprattutto in controluce. I ricami furono ispirati dall’introduzione nella cultura occidentale del broccato.
Nero
E’ piuttosto inusuale ma alcune spose scelgono un abito nero. L’holoku nero è stato reso famoso dalle regine hawaiane nella metà del XIX° secolo e la tradizione è rimasta immutata. Gli holoku neri sono spesso abbelliti con pizzo e passamanerie nere.
Colori chiari
Alcune spose scelgono, discostandosi dalla tradizione, un holoku colorato. L’holoku colorato è indossato in occasioni formali e feste regali o “ali’i”. Le spose che decidono di indossare un abito non tradizionale scelgono colori accesi come il blu o il verde; l’oceano e la spiaggia fanno parte della cultura hawaiana e sono spesso emulati negli holoku.
