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I consigli dell’Unione Europea per risparmiare sul caro bollette

Vademecum Aie e Ue contro il caro bollette

Affrancarsi dalla dipendenza energetica russa ed aiutare l'Ucraina e se stessi: ecco i consigli dell’Unione Europea per risparmiare sul caro bollette

I consigli dell’Unione Europea per risparmiare sul caro bollette e tagliare i consumi fanno parte di un vademecum messo a punto dall’Aie, l’Agenzia Internazionale dell’Energia che lo ha stilato in coordinamento con la Commissione europea. Lo scopo primario è quello dichiarato ed urgente di ridurre la dipendenza dalle forniture russe. Ma in sostanza di cosa si tratta? Di una specie di “Bignamino” di regole pratiche messe a silloge. 

Consigli per risparmiare sul caro bollette

Lo scopo ed il target generale di reso sono però importanti: 450 euro in meno a bolletta all’anno per 220 milioni di barili di petrolio consumati in meno e 17 miliardi di metri cubi di gas. Si tratta del necessario per riscaldare almeno 20 milioni di case. Qualche esempio, peraltro già censito e normato dal governo Draghi nel Decreto Energia? Un grado in meno sul termostato per il riscaldamento e uno in più sul condizionatore sono accorgimenti da 90 euro di risparmio all’anno. Aie e Commissione europea spiegano che i cittadini devono “fare la loro parte per risparmiare denaro, ridurre la dipendenza dall’energia russa, sostenere l’Ucraina e aiutare il pianeta”. 

I due nodi: riscaldamento e carburanti

Lo snodo è il riscaldamento: la media delle temperature nelle abitazioni Ue supera i 22°C e ridurre di un solo grado taglierebbe del 7% l’energia per il riscaldamento. In bolletta questo andrebbe a sostanziarsi in un risparmio di 70 euro all’anno ogni grado in meno. E l’aria condizionata? Stesso discorso: alzarla di un grado riduce i consumi elettrici del 10%, con risparmi che possono arrivare a 20 euro annui. Settare la caldaia alle impostazioni di base consente di risparmiare fino all’8% in elettricità. Quanto farebbe in un anno in termini di risparmio? 100 euro. Poi ci sono i carburanti: i dati Aie dicono che un quarto del carburante utilizzato nell’Unione europea è consumato nei trasferimenti da casa al lavoro e ritorno. Con più telelavoro i consumi si ridurrebbero di 35 euro al mese.