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I media ucraini: “Rapita la ragazza simbolo delle bombe sull’ospedale di Mariupol”

Mariana Vyscemyrska

La terribile denuncia di alcuni media ucraini: “Rapita la ragazza simbolo delle bombe sull’ospedale di Mariupol, la stanno costringendo a dire bugie”

I media ucraini ne sono certi: “È stata rapita la ragazza simbolo delle bombe sull’ospedale di Mariupol”. Secondo un lancio del giornale Obozrevatel la mamma blogger Mariana Vyscemyrska, immortalata nello scatto iconico mentre incinta scendeva le scale dell’ospedale dopo il bombardamento del 9 marzo, sarebbe stata prelevata e costretta a negare il raid sulla struttura

Rapita la ragazza simbolo di Mariupol

La donna aveva partorito dopo essere sopravvissuta a quel blitz che Mosca aveva motivato con la presenza di reparti del reggimento Azov nel quadrante. E i media ucraini spiegano che i suoi familiari avevano insistito per farla accompagnare a nord ovest, cioè nel territorio rimasto sotto il controllo dell’Ucraina. Lo scopo era per evitare che la donna venisse presa e usata “per  scopi propagandistici dalla Russia”.  

I video in cui Mariana nega il bombardamento

Pare invece che sia andata proprio così, con le truppe russe che avrebbero rapito Vyscemyrska, costringendola perfino a negare il bombardamento di cui è stata vittima. E proprio in queste ore circolano in rete alcuni video con la donna “intervistata” dai media russi. In quei frame di cui danno menzione alcuni utenti social ucraini si vedrebbe la donna che sostiene che nessuno ha mai bombardato l’ospedale.