Paola Marras Pubblicate sul sito di Palazzo Chigi le dichiarazioni dei redditi dei membri del governo. Si scopre così che il ministro più ricco è Giulia Bongiorno, con un imponibile di quasi 4 milioni di ero. Secondo un altro avvocato visto che Giuseppe Conte nel 2017, con il suo lavoro da civilista, ha sfiorato i 400mila euro. Luigi Di Maio, invece, pubblica i redditi di tutta la famiglia.
Giulia Bongiorno il ministro più ricco
Con i suoi tre milioni e 800mila euro guadagnati lo scorso anno, oltre a varie proprietà immobiliari e pacchetti azionari, il ministro della Pubblica amministrazione Giulia Bongiorno stacca di gran lunga tutti i suoi colleghi di governo. E’ lei infatti, il ministro con i redditi più alti. Sul sito di Palazzo Chigi, nella sezione amministrazione trasparente, sono state pubblicate le dichiarazione dei redditi del 2017 di molti membri dell’esecutivo (circa la metà, anche se c’è tempo fino alla fine di agosto per aderire all’iniziativa).
Sul secondo gradino del podio sale invece, almeno per il momento, il premier Giuseppe Conte. Per il suo lavoro di avvocato civilista infatti nel 2017 ha dichiarato oltre 370mila euro. Medaglia di bronzo, invece, a Luciano Barra Caracciolo, sottosegretario per gli Affari UE che sfiora i 180mila euro. L’imponibile di Giancarlo Giorgetti, braccio destro di Salvini e attuale sottosegretario alla presidenza del Consiglio, è stato invece di poco più di 123mila euro. Il leader della Lega ha guadagnato invece circa 100mila euro per aver ricoperto la carica di europarlamentare e 11mila euro dalla vendita del libro “Secondo Matteo”.
Di poco inferiore l’imponibile di Luigi Di Maio, che si ferma a 102mila euro. Il vicepremier pentastellato però ha messo online le dichiarazioni dei redditi di tutta la sua famiglia. Si scopre così che il padre nel 2018 ha guadagnato circa 88mila euro mentre la madre 52mila euro. Va male invece per la sorella del leader del MoVimento 5 Stelle, Rosalba, visto che il suo imponibile era di 7mila euro. Ancora peggiore la situazione economica del fratello Giuseppe, il cui reddito è stato pari a zero.
