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I servizi ucraini dicono che è stato ucciso il maggior generale Vitaly Gerasimov

Vitaly Gerasimov

Eliminato a Kharkiv uno dei "pupilli" dello Zar: i servizi ucraini dicono che è stato ucciso in battaglia il maggior generale Vitaly Gerasimov

Il lancio ormai è planetario: i servizi ucraini dicono che è stato ucciso il maggior generale Vitaly Gerasimov e, se confermata da fonti indipendenti, la notizia dell’uccisione del generale “favorito” di Putin sarebbe uno smacco colossale. Ecco la nota della Direzione principale dell’intelligence del Ministero della Difesa dell’Ucraina, nota che sta scatenando un putiferio di cui forse non tutti hanno colto la portata: “Durante i combattimenti vicino a Kharkiv, Vitaly Gerasimov – capo militare russo, maggiore generale, capo di stato maggiore e primo vice comandante della 41a armata del distretto militare centrale della Russia – è stato ucciso”.

Ucciso Vitaly Gerasimov, pupillo del “capo dei capi” russi

Tre considerazioni chiave ed una in appendice, roba indispensabile: la morte di Gerasimov deve essere confermata, Gerasimov non è “solo” un comandante sul campo ma un congiunto del capo supremo delle Forze Armate russe Valerij, secondo solo a Putin ed al ministro della Difesa. Perciò se fosse vero che Gerasimov è stato ucciso Putin avrebbe perso lo smalto e la freddezza del suo uomo-chiave non solo in strategia ed avrebbe subito la sconfitta più grande all’inizio delle ostilità. Appendice: la morte di Gerasimov non è omologabile a quella del pur degnissimo generale russo delle forze speciali Andrei Sukhovetsky.

Dopo Sukhovetsky anche Gerasimov, ma non è la stessa cosa

Quest’ultimo era un militare di prestigio assoluto, Gerasimov è, o era, legato alla pedina chiave del sistema geopolitico russo, al teorizzatore della “guerra ibrida” e principale consigliere militare di Vladimir Putin, oltre che quello che gli ha consegnato la Crimea proprio con Vitaly ufficiale sul campo. La notizia è stata rilanciata da vari social ucraini, compreso il Kyiv Independent su un tweet. La new è anche appannaggio dell’agenzia investigativa Bellingcat e del britannico Guardian. Il 45enne Vitaly Gerasimov ricopriva l’incarico di capo di stato maggiore della 41/ma Armata, è stato manovratore di truppe in Cecenia, dove il suo omonimo e congiunto aveva comandato la 58ma armata del Caucaso ed in Siria. L’intelligence di Kiev sostiene di aver anche intercettato spezzoni di conversazione in cui la morte di Gerasimov veniva confermata da un ufficiale dell’Fsb, il servizio di sicurezza russo. In quel dialogo gli interlocutori lamentavano come le conversazioni criptate con il sistema ‘Era’ non funzionano in territorio ucraino.