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Ibrahimovic: "Lukaku? Temo mi abbia fatto un maleficio, ho chiesto agli amici di pregare per me"

Ibrahimovic

Nuova intervista rilasciata dall'attaccante del Milan, Zlatan Ibrahimovic, che torna a parlare dello scontro con l'ex Inter Lukaku.

Nuova intervista rilasciata al Corriere della Sera dall’attaccante del Milan, Zlatan Ibrahimovic, che torna a parlare dello scontro con l’ex Inter Lukaku nel derby dello scorso gennaio.

Zlatan Ibrahimovic e lo scontro con Lukaku: cosa accadde

I fatti risalgono al derby di Milano di Coppa Italia giocato e vinto dall’Inter per 2-1 nello scorso gennaio. I rossoneri si erano portati in vantaggio con un goal dello stesso Ibrahimovic, ma la partita è cambiata dopo lo scontro a fine primo tempo tra il campione svedese e Romelu Lukaku, punta nerazzurra. Ibra torna su quell’episodio che gli costò un cartellino giallo, diventato poi rosso nel secondo tempo, e che fu per lui e per la sua squadra un momento di svolta in negativo della stagione.

Zlatan Ibrahimovic e lo scontro con Lukaku: le parole di Ibra

Ibra aveva pronunciato queste parole nei confronti di Lukaku: “Vai da tua madre, vai a fare le tue stronzate voodoo, piccolo asino”, facendo riferimento ad una vecchia storia che circolava negli ambienti calcistici secondo cui la madre di Lukaku aveva consigliato al figlio di trasferirsi dall’Everton al Chelsea, perché così aveva sentenziato un rito voodoo. Ibra parla così di quel momento: “Mi è rimasto un dubbio atroce… Quel derby l’abbiamo perso. Io sono stato espulso. Poi mi sono infortunato. Sono successe un sacco di cose storte. Vuoi vedere che il rito Lukaku me l’ha fatto davvero? Così ho chiesto agli amici credenti di pregare per me. Devo saldare il conto anche con lui. Spero di incontrarlo presto. Per strada? Ma no, sono cose che vanno risolte in campo. Io non odio nessuno, tanto meno Lukaku. L’odio è un sentimento impegnativo.”

Zlatan Ibrahimovic e lo scontro con Lukaku: la versione di Ibra

Ibra prosegue raccontando come andarono davvero le cose secondo il suo punto di vista: “Lui litiga prima con Romagnoli, poi con Saelemaekers; io intervengo per difendere i compagni, e Lukaku mi attacca sul piano personale. Da restare scioccati. Eppure eravamo stati compagni al Manchester. Lukaku ha un grande ego, è convinto di essere un fuoriclasse, ed è davvero forte. Ma io sono cresciuto nel ghetto di Malmoe, e quando qualcuno mi viene sotto a testa bassa, lo metto al suo posto. Così l’ho colpito nel suo punto debole: i rituali della mamma. E lui ha perso il controllo.”