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Ikea France, processo per spionaggio dipendenti: multa da 1 milione di euro

Ikea

L'Ikea in Francia è stata multata per 1 milione di euro, per aver spiato i suoi dipendenti. Lo spionaggio sarebbe avvenuto tra il 2009 e il 2012.

L’Ikea in Francia è stata multata per 1 milione di euro, per aver spiato i suoi dipendenti. Lo spionaggio sarebbe avvenuto tra il 2009 e il 2012. Un ex amministratore delegato è stato condannato a 2 anni di reclusione e 50mila euro di sanzione. 

Ikea France: multa da 1 milione di euro

La filiale francese di Ikea ha ottenuto una multa da 1 milione di euro per aver fatto spiare i suoi dipendenti. Questa è la sanzione per lo spionaggio nei confronti di centinaia di dipendenti, nel periodo compreso tra il 2009 e il 2012. Il tribunale di Versailles ha condannato, inoltre, Jean-Louis Baillot, l’ex amministratore delegato di Ikea France dal 1996 al 2009, a due anni di carcere con sospensione della pena e ad una multa di 50.000 euro. La richiesta dell’accusa era una multa di 2 milioni di euro e un anno di reclusione per l’ex a.d. 

Ikea France: gli altri imputati

A processo non è finita solo Ikea France, ma anche altri quindici imputati. Le accuse sono per ex direttori di negozi, agenti di polizia e il capo di una società investigativa privata. Ikea e alcuni dirigenti del periodo tra il 2009 e il 2012, avrebbero condotto una vera e propria operazione di spionaggio ai danni di dipendenti e clienti. Una specie di catena di montaggio a cui hanno lavorato diverse figure professionali. Ikea France si era affidata ad una società di consulenza privata, la Eirpace, che ha utilizzato gli archivi della polizia per ottenere i dati personali dei dipendenti, tra cui fedina penale, patrimonio e stile di vita.  

Ikea France: solo una persona assolta

Stefan Vanoverbeke, amministratore delegato di Ikea France dal 2010 al 2015, è stato assolto. Contro di lui non sono state trovate prove. “Il signor Baillot è sotto shock, stiamo valutando di fare ricorso” ha dichiarato François Saint-Pierre, avvocato dell’ex amministratore delegato. Baillot e Ikea France sono stati giudicati colpevoli di “ricettazione dei dati personali in modo fraudolento”. Altre imputazioni, invece, sono cadute, come quella di “sorveglianza di massa“. Quella messo in atto da Ikea France è stata una vera e propria operazione di spionaggio, ai danni di dipendenti e anche clienti. L’azienda era riuscita ad accedere a qualsiasi tipo di informazione personale.