> > Il 21 agosto è la Giornata internazionale di commemorazione e omaggio alle v...

Il 21 agosto è la Giornata internazionale di commemorazione e omaggio alle vittime del terrorismo

Giornata internazionale vittime terrorismo

La Giornata internazionale di commemorazione e omaggio alle vittime del terrorismo è stata indetta dall'Onu e nel 2022 è alla sua quinta edizione.

Il 21 agosto si celebra la Giornata internazionale di commemorazione e omaggio alle vittime del terrorismo istituita dall’Organizzazione delle Nazioni Unite (Onu), che nel 2022 è alla sua quinta edizione.

La Giornata internazionale di commemorazione e omaggio alle vittime del terrorismo è un giorno di riflessione

Come evidenziato dal Segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres, la Giornata internazionale di commemorazione e omaggio alle vittime del terrorismo è un giorno di “riflessione, riconoscimento e azione” per non dimentare il dolore di chi ha perso i propri cari a causa di atti terroristici.

L’Onu si impegna inoltre a sostenere i sopravvissuti e a far sentire le loro voci, proteggendo i loro diritti e incoraggiando gli Stati a fornirgli ogni tipo di supporto necessario.

“Le vittime del terrorismo continuano a vivere nell’incertezza e nell’ansia

Secondo l’Onu, in particolare in un momento in cui il mondo sta ancora lottando per uscire dall’emergenza Covid-19, “le vittime del terrorismo continuano a vivere nell’incertezza e nell’ansia, poiché i conflitti armati, gli attacchi violenti e gli atti terroristici in tutto il mondo continuano a fare notizia e forse a esacerbare o a scatenare i loro traumi”.

Il tema del 2022 sono “i ricordi”, che “ci uniscono come se fossero collegati da un filo rosso: un filo che significa la nostra comune umanità e solidarietà con coloro che hanno subìto perdite irreparabili nelle circostanze più atroci”.

“Le vittime vengono lasciate al loro destino”

Giovanni Berardi è il presidente dell’Associazione europea vittime del terrorismo: suo padre Rosario, maresciallo di pubblica sicurezza, venne ucciso dalle Brigate Rosse a Torino il 10 marzo 1978.

“L’omicidio di mio padre fu l’ennesimo tentativo di fermare il processo che si teneva a Torino ai capi storici delle Brigate Rosse, un tentativo vano, perché comunque il processo andò avanti“, ha spiegato Berardi.

Secondo Berardi, parlare di “filo rosso tra l’umanità e le vittime è un po’ difficile”, perché crede “che questo filo sia molto sottile, per non dire invisibile, e che le vittime siano lasciate al loro destino“.

Leggi anche: Nirmal Purja risponde alle polemiche sull’outift sul Monte Rosa: “So quello che faccio”

Leggi anche: Ore di terrore per un bimbo di 4 anni morso da una vipera mentre giocava