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Il bando per il muro di Trump, alto 9 metri e "a prova di Tunnel"

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  Disegni e progetti per il muro di 9 metri: sono 640 le imprese che si presentano al bando indetto da Trump. La cifra ammonta a 22 miliardi. Il grande muro ideato da Trump vede ad oggi concorrere 640 imprese, che si giocano un ruolo decisivo nell'innalzamento del muro. Molteplici sono le o...

 

Disegni e progetti per il muro di 9 metri: sono 640 le imprese che si presentano al bando indetto da Trump. La cifra ammonta a 22 miliardi.

Il grande muro ideato da Trump vede ad oggi concorrere 640 imprese, che si giocano un ruolo decisivo nell’innalzamento del muro. Molteplici sono le offerte e i progetti proposti, per un ammontare di cifre esorbitanti, che spaziano dai 12 miliardi ipotizzati dal Presidente, ai 15 proposti dal Congresso, ai 22 miliardi rilanciati dall’amministrazione interna, senza considerare i vari espropri di coloro che hanno terreni sul confine e che hanno già visto oggi l’arruolamento di decine di avvocati, chiamati a risolvere le beghe burocratiche che li vedono coinvolti.

Cifre che innalzano ulteriori polemiche sull’effettiva costruzione di un muro che ancora oggi non presenta un disegno definito e deciso.

Il muro, a detta delle autorità, potrà seguire differenti realizzazioni: da una parte, infatti, non si nasconde la possibilità di un ipotetico muro “invisibile”, altamente tecnologico, costituito da sensori e tecnologie avanzate in grado di proteggere l’intera area delimitata; dall’altra, un muro di cemento, per un’altezza di 9 metri, per alcuni di 5-6 metri, pensato appositamente per rendere difficile qualsiasi tentativo di superamento da parte di malviventi, immigrati e illegali, che adottino, per il superamento dello stesso, strumenti più semplici come corde, pertiche e ganci, oppure strumenti più complessi come fiamme ossidriche e picconi. In tal caso si procederà alla realizzazione di una struttura che sia anche in grado di mantenere i colpi e i possibili tentativi di apertura per almeno un’ora di tempo. Altra priorità, che costituisce la sfida per eccellenza delle autorità americane, è l’attenzione verso i narcos, uomini dalle mille risorse, che nel corso del tempo hanno dimostrato la propria abilità nel trasferimento di droga dal Messico all’America scavando tunnel nel sottosuolo. Altra questione delicata è quella relativa ai “mercanti” di uomini che per l’aumentare del rischio hanno fatto slittare alle stelle le tariffe per il passaggio nel territorio.

Tutt’altro problema, invece, quello sollevato da Trump, che oltre a voler far pagare l’ammontare della cifra del muro al Messico, ha sollevato una questione puramente estetica, richiedendo espressamente che sul versante americano fossero adottate soluzioni piacevoli e gradevoli, in linea con l’ambiente circostante. Un modo, questo, per un altro per renderlo accettabile agli occhi dei più.