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Il bilancio della guerra in Ucraina a un mese dall'invasione russa

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Ad un mese dall'inizio dell'invasione è tempo ti tirare un bilancio: ecco a che punto è arrivata la guerra in Ucraina e cosa ci si può aspettare.

Quello che doveva essere un blitz si è trasformato in una guerra di logoramento: il bilancio del conflitto a un mese dall’invasione russa in Ucraina.

L’invasione e la situazione attuale in Ucraina

Il 24 febbraio 2022 Putin ha ufficialmente ordinato al suo esercito di invadere la vicina Ucraina. Nelle intenzioni del Presidente russo, questa operazione militare doveva essere un blitz, ma si è certamente complicata.

Attualmente Kiev è sotto bombardamenti e ad oggi – giovedì 24 marzo – si contano 264 civili uccisi dai soldati russi nella capitale, compresi 4 bambini.

Un altro centro nevralgico colpito, diventato già simbolo della devatazione della guerra, è la città di Mariupol, sul Mar d’Azov. Anche qui, ancor più che a Kiev, i bombardamenti proseguono incessanti. Sono oltre 100mila le persone intrappolate in questa zona.

I rifugiati, le vittime civili e le perdite militari delle due parti

A distanza di un mese esatto dalla prima invasione, sono quasi 4 milioni gli ucraini tra uomini, donne, bambini e anziani costretti a lasciare il Paese a causa della guerra. E molto spesso hanno dovuto farlo lasciandosi alle spalle amici e parenti stretti.

Il 22 marzo L’Ufficio dell’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani (Ohchr) ha fatto sapere che le vittime civili ucraine ammontano a 977 morti e 1.594 feriti, anche se si teme che queste stime siano parecchio basse.

Per quanto riguada le perdite militari, il bilancio si fa complicato, soprattutto per la parte russa: la NATO stima tra i 7.000 e i 15.000 soldati morti, mentre Mosca ne ha dichiarati soltanto 500 soldati e 1600 feriti.

La Russia ha commesso crimini di guerra?

Secondo gli Stati Uniti e l’Alto rappresentante della politica estera europea, Jospe Borrell, la Russia si sarebbe macchiata di crimini di guerra a causa dell’invasione ucraina.

Altre autorità, invece, come Il segretario di Stato USA, Antony Blinken, sostengono che non ci siano stati «attacchi indiscriminati e attacchi che mirano deliberatamente ai civili, così come altre atrocità».

Comunque la si pensi, i danni agli edifici e al territorio ucraino sono inconfutabili e alla vista di chiunque.