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Nato nel 2020 non avrà vita quest’anno ed il governo Meloni non lo ha messo in agenda, infatti il Bonus facciate non è stato prorogato: qual è l’alternativa migliore nel 2023? L’agevolazione infatti è in scadenza ma vi sono soluzioni che possono comunque garantire esito. Il dato è che a fine 2022 era già terminato il periodo di validità del bonus facciate. Ed il disegno di legge di Bilancio 2023 non aveva previsto una proroga dell’agevolazione per l’anno in corso.
Bonus facciate ed alternativa migliore
Tutto questo però a fronte di una popolazione di italiani che con la casa stanno mettendo in atto iniziative. Allo stato attuale soltanto per le spese sostenute entro il 31 dicembre 2022 sarà possibile fruire del bonus facciate. Ed il pagamento dell’intera spesa entro il 31 dicembre 2022, indipendentemente dallo stato di completamento dei lavori previsti, permette di beneficiare del bonus facciate in regime di “proroga temporale”: Esaurito quel caso però molti italiani resterebbero “a secco”.
Tutte le possibili soluzioni in vigore
Ecco che quindi le alternative possibili sono il bonus ristrutturazioni 50% e, se si realizza un intervento di risparmio energetico e l’ecobonus “ordinario”. E da quanto si apprende ci sono anche altre agevolazioni di cui usufruire. Tra i bonus per la casa, in alternativa al bonus facciate, vi figurano: il Superbonus con importo calato al 90%. Poi il Bonus ristrutturazione per casa singola o parti in comune di un condominio. Il Bonus green per la manutenzione di aree verdi nel nome dell’ecosostenibilità.
Dal Sismabonus a quello per le barriere
E ancora: il Sismabonus, la detrazione tra il 50 e l’85% per chi sostiene le spese per mettere in sicurezza la casa con un sistema antisismico. Ed infine il Bonus barriere architettoniche, detrazione del 75 % “entro il 2025 per una spesa massima di 50 mila euro per abbattere le barriere architettoniche”.