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Il calcolo di Draghi per arginare la Omicron: 20 giorni di vantaggio sul resto d’Europa

Mario Draghi

Il calcolo di Draghi per arginare la Omicron: 20 giorni di vantaggio sul resto d’Europa e tempo utile per terze dosi e ripresa dopo le festività

Il calcolo di Mario Draghi per arginare la variante Omicron è sanitario e politico al tempo stesso ed è un calcolo che scommette tutto su un “range” di 20 giorni di vantaggio sul resto d’Europa. La linea del premier punta a ritardarne l’espansione e spingere sulle booster per mettere in sicurezza il paese esattamente nei giorni cruciali dell’elezione al Quirinale e della ripresa delle attività dopo le feste di fine anno. 

Il calcolo di Draghi per arginare la Omicron anche con le misure “eccezionali” di Speranza

Trovano fondamento in questo senso misure anche criticate come quella del tampone alle frontiere anche ai vaccinati e della quarantena per i No Vax. Serve una “forbice” in cui far rotolare a valanga quante più terze dosi possibili. Mario Draghi è un pragmatico e punta ad essere rigido proprio perché premier di un paese che ha bisogno tutto sommato di una rigidezza relativa, a contare come stanno messi altri pesi dell’Ue. 

Bruxelles che aveva storto il naso e il calcolo di Draghi per arginare la Omicron che trova la sponda dell’Ecdc

La linea era stata già ribadita al Consiglio Europeo di qualche giorno fa, anche a seguito delle lamentele di Bruxelles sullo scatto in vanti dell’Italia senza omologazione alle regole dell’Unione in quanto a misure. E lo scalino procedurale di Draghi si chiama Ecdc. Il Centro europeo che vigila sulle malattie aveva consigliato infatti  di affiancare al vaccino altre restrizioni

La corsa in avanti di Speranza che è stata un gioco all’anticipo nel calcolo di Draghi per arginare la Omicron

Il dato politico dunque è che Mario Draghi per primo magari non ha apprezzato da subito la corsa in avanti di Roberto Speranza in tema di misure extra, ma avendo intuito che a breve sarebbero state utili e non più intempestive, il concreto Draghi ha “lasciato fare”. Forse per la prima volta da quando è a Palazzo Chigi