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Il Castello di Masino: un luogo da scoprire

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Tra fiction e storia I fans della serie televisiva Elisa di Rivombrosa hanno visto tra i castelli usati come location, quello di Masino a Caravino (Torino), situato su una collina della piana di Ivrea, nel Canavese. Il castello è stato utilizzato nella 3° parte, La Figlia di Elisa – Ritor...

Tra fiction e storia

I fans della serie televisiva Elisa di Rivombrosa hanno visto tra i castelli usati come location, quello di Masino a Caravino (Torino), situato su una collina della piana di Ivrea, nel Canavese. Il castello è stato utilizzato nella 3° parte, La Figlia di Elisa – Ritorno a Rivombrosa, come casa della perfida Marchesa Lucrezia Van Necker (Jane Alexander) e di suo figlio Andrea (Giulio Berruti), alias lo Sparviero, bandito dal cuore d’oro in stile Robin Hood, difensore dei contadini contro gli invasori francesi alla fine del Settecento e innamorato della dolce Contessina Agnese Ristori (Sarah Felberbaum), appunto figlia di Elisa e Fabrizio.

Ma naturalmente il Castello di Masino non è solo fiction: è soprattutto un luogo storico, fatto costruire nell’XI secolo come fortezza cinta da alte mura e con imponenti torri dai Conti di Valperga, che si dicevano discendenti di re Arduino d’Ivrea, re d’Italia dal 1002 al 1014. Fu residenza principale proprio di quell’aristocratica famiglia e a causa della posizione strategica in cui si trovava, fu frequentemente luogo di battaglia tra i numerosi casati nobiliari – i Conti di Masino, i Savoia, gli Acaia e i Visconti – che ambivano alla conquista del Canavese. Nel XVI secolo il castello venne abbattuto e poi ricostruito interamente sotto la dominazione francese, divenendo ancora una volta una dimora aristocratica, ricca di affreschi e con una splendida Sala da Ballo. All’interno si trova anche una stanza detta “appartamento della Madama Reale”, poiché vi dimorò a lungo Maria Giovanna Battista di Savoia Nemours (Parigi, 11 aprile 1644 – Torino, 15 marzo 1724), reggente di Casa Savoia. Venne fatto costruire appositamente per lei nel 1670 circa dal Conte Carlo Francesco I di Masino, che si ispirò al Castello Ducale di Agliè (Rivombrosa nella fiction) e al Castello Reale di Racconigi – che si vede Elisa di Rivombrosa, la 1° parte –.

Nel XVIII secolo il Castello di Masino subì felici influenze neoclassiche nelle decorazioni e nel XIX venne realizzato il romantico giardino, dove si trova il secondo più grande labirinto botanico d’Italia, usato per girare una scena de La Figlia di Elisa.

Nel 1988 morì colei che in quegli anni era vissuta nell’edificio, la Marchesa Vittoria Leumann, consorte del Conte Cesare di Valperga, Marchese di Caluso, e il figlio Luigi lo cedette al FAI, a cui appartiene tuttora.

Vicende misteriose legate al castello

Il castello è legato a misteriose vicende che hanno ispirato lo spettacolo teatrale “Il castello dello spavento”, inscenato a Halloween dalla Compagnia Torino Teatro. Gli attori hanno fatto rivivere personaggi realmente esisti come Jacopo di Valperga, Cancelliere della Reale Casa di Savoia, annegato nel lago di Ginevra nel 1462 da Filippo Senza Terra, e Anna di Cipro o Anna di Lusignano-Châtillon (Nicosia, 24 settembre 1419 – Ginevra, 11 novembre 1462), dipinta come intrigante, viziosa e non docile moglie di Ludovico di Savoia, finita sotto accusa per la vana difesa di Cipro, il successivo dissesto finanziario dei Savoia ed il declino dei loro domini, contrapposta alla coraggiosa baronessa Violante Grimaldi di Boglio, che difese con successo la rocca di Masino e insieme l’onore del marito, al quale era fedele. E’ stato rappresentato un altro triste personaggio, il Conte Guglielmo Valperga di Caluso, che una notte del 1599, trovandosi in una bufera di neve, impazzì improvvisamente cavandosi gli occhi con dei coltelli e i suoi familiari cercarono di derubarlo dei suoi beni e delle sue ricchezze. Sono tutte vicende documentate dall’archivio storico del Castello stesso.

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