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Il concertone del 1° maggio è imbarazzante

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Pensate ad un concertone di centrodestra dove cantanti (o roba simile) inveiscono i valori di sinistra, i loro esponenti e bestemmiano. Giustizia, girotondini e sommosse di piazza invaderebbero le menti degli italiani

Nell’ambito del concerto del 1° maggio a godere è solo Rai3, la quale vede lievitare i propri ascolti, composti da un target giovane di nullafacenti al quale interessa vedere il proprio idolo parlare di ambientalismo, inneggiare alla cannabis, contro la chiesa, il tutto condito da attacchi al centrodestra e contornato da qualche bestemmia. Uno scenario televisivo orribile da vedere e disgustoso da sentire, eppure due milioni di sinistrorsi si sono riversati davanti al piccolo schermo. Manco fosse una premier di Netflix o Amazon Prime.

Se i conduttori Ambra e Biggio si sono limitati a fare il proprio lavoro con una maestria invidiabile e chiedendo spesso scusa ai telespettatori per le esagerazioni degli artisti, quest’ultimi si sono rivelati moralmente un flop, oltre che ripetitivi e scontati. Ormai il tema dell’ambientalismo è più caro alla destra che alla sinistra, visto che sindaci come Beppe Sala hanno trasformato Milano in una colata di cemento; il tema della giustizia idem, visti gli errori di certi magistrati, in ultimis quelli sul processo Stato-Mafia. La cannabis sta rovinando molte vite di adolescenti e non, e le bestemmie in diretta, che siano da parte del pubblico o di chi si esibisce, valgono la chiusura di un programma ormai inutile. I giustizieri dei diritti vanno in televisione per stare al fianco dei raiders e l’organizzazione del concertone cosa fa? Si fa sponsorizzare l’evento da Just Eat. L’idolo della sinistra Elly Schlein, tanto amata dagli spettatori, dai telespettatori e dagli artisti sul palco, fa dell’uguaglianza umana ed economica le sue bandiere, eppure si vergona a farsi vedere con la fidanzata e ha una stylist personale che paga 300 euro all’ora; proprio in questi giorni sta impazzando il tema dell’armocromia: al povero Berlinguer sarebbe venuto un coccolone e avrebbe fatto tabula rasa di questi nuovi esponenti, che a sinistra hanno solo lo scranno in parlamento.

La sinistra non esiste più ma il concertone si ostina a resuscitare ogni anno; beh, i soldi degli sponsor fanno gola a tanti, alla faccia del comunismo. I sindacati, attraverso il concertone, vogliono inneggiare alla classe operaia, che tutti i sondaggi e le ultime elezioni danno vicinissima al centrodestra. La pantomima dello spettacolo del 1° maggio, si sa, è un vero e proprio comizio politico dove cantanti, artisti, sindacalisti e presenti, se la cantano e se la suonano, il tutto in un contesto stantìo che fa male sia ai giovani che alla televisione. Se i dirigenti della Rai, sia chiaro quelli di una certa parte politica, puntano costantemente al rinnovamento, sarebbe il caso di cestinare per il prossimo anno gli ignobili discorsi da maestrini ignoranti di chi sale sul palco del concerto del primo maggio.