Il Consiglio d’Europa chiede di cancellare il codice di condotta delle Ong e l’organo che si occupa di diritti umani si mette “di traverso” sulla linea del ministro dell’Interno del governo Meloni Matteo Piantedosi. La notizia è di queste ore: Il Consiglio d’Europa, ovvero quell’organo che si occupa di democrazia e diritti umani ma non la legami con le istituzioni di Bruxelles e Strasburgo ha chiesto al governo italiano di fare marcia indietro.
“Cancellare il codice di condotta delle Ong”
Vale a dire che cancelli il nuovo codice di condotta per le navi delle ong che soccorrono i migranti in mare. Il Consiglio lo ha fatto in una lettera indirizzata al ministro dell’Interno italiano Matteo Piantedosi. A scriverla la commissaria per i diritti umani del Consiglio d’Europa, Dunja Mijatovic. L’esponente per i diritti si è detta preoccupata che il codice condotta per le ong “possa ostacolare la fornitura di assistenza essenziale per salvare vite da parte delle ong nel Mediterraneo centrale”.
La lettera di Mijatovic a Piantedosi
“Pertanto, che possa essere in contrasto con gli obblighi dell’Italia in materia di diritti umani e di diritto internazionale“. Ma cosa disciplina il nuovo codice approvato a fine dicembre? Non ci sono blocchi agli sbarchi ma maggior difficoltà nel soccorrerli: dopo un soccorso le ong devono avvisare subito le autorità italiane e, una volta assegnato un porto di sbarco, lo devono raggiungere senza effettuare altri soccorsi.