> > Il fantasma della Torlonga a Padova

Il fantasma della Torlonga a Padova

La Specola Padova Torlonga Castelvecchio Foto 009

La storia La Torlonga - o Specola, "specchio", in quanto trasformata in Osservatorio astronomico universitario nel 1777 - è una torre medievale del IX secolo, la maggiore delle due torri di difesa dell’antico Castello di Padova. Fu fatta restaurare nel XIII secolo dal crudele e sadico sign...

La storia

La Torlonga – o Specola, “specchio”, in quanto trasformata in Osservatorio astronomico universitario nel 1777 – è una torre medievale del IX secolo, la maggiore delle due torri di difesa dell’antico Castello di Padova. Fu fatta restaurare nel XIII secolo dal crudele e sadico signore della città veneta, Ezzelino III da Romano (25 aprile 1194, Padova – 1 ottobre 1259, Cremona), il quale la usò come prigione e sala per le torture dei suoi avversari, che sembra lo divertissero particolarmente. Aveva anche le sue torture “preferite”, come quella dello stivale, un arnese di ferro a forma appunto di stivale che maciullava la carne delle gambe dei condannati spesso spezzando loro anche le ossa e, ad andar bene, rendendoli storpi per tutta la vita. Torlonga fu utilizzata come prigione fino al Secondo Dopoguerra ed anche oggi il carcere di Padova mantiene in Piazza Castello alcune sue strutture.

Il fantasma della Torlonga

Tra mura della torre dimorerebbe un fantasma, che qualcuno sostiene di aver visto o come una lamentosa figura bianca, o come un’ombra nera con una fiammella tra le mani, ma soprattutto come una sagoma umana avvolta in un ampio mantello rosso e con addosso rumorose catene. Il fantasma, comunque, è sempre stato “sentito” gemere. Si pensa sia quello di un nemico Ezzelino, l’ex guerriero Sarpendone, inizialmente benvoluto e stimato dal tiranno, del quale era stato alleato. Tutto ciò durò finchè Ezzelino non scoprì la relazione tra lui e la propria moglie, Selvaggia, figlia naturale di Federico II di Svevia. Punì entrambi gli amanti e Sarpedone venne gettato nelle prigioni della Torlonga, torturato per fargli confessare la sua colpa, mutilato dell’organo genitale, e rimandato in carcere, dove morì a causa delle torture subite e di stenti. Dopo la caduta di Ezzelino, il castello e la Torlonga, legata altri inquietanti e paurosi episodi, vennero abbandonati.

[Gallery]