> > Il governo della Svizzera diffonde un vademecum in caso di guerra nucleare

Il governo della Svizzera diffonde un vademecum in caso di guerra nucleare

Il generale Sussli, capo dell'esercito svizzero

Un'app che allerta tutti i cittadini, compresse di iodo e più bunker di quanti non servano: la Svizzera diffonde un vademecum in caso di guerra nucleare

Previdenti e puntuali lo sono sempre stati, perciò il governo della Svizzera diffonde un vademecum in caso di guerra nucleare e mette online le linee guida per il piano di prevenzione e protezione in casi di attacco atomico. Tutto questo mentre il capo dell’esercito, generale Thomas Sussli, da un lato invita alla calma, dall’altro spiega di tenersi pronti. Ha detto l’alto ufficiale: “Non è sicuramente una cattiva idea tenersi pronti, ad esempio allestendo scorte d’emergenza”. Le linee guida sono figlie delle numerose domande che gli svizzeri stanno ponendo sul tema dopo l’escalation nella guerra fra Russia ed Ucraina

Il vademecum della Svizzera in caso di guerra nucleare

Il governo afferma che “in relazione alla situazione attuale, non vi sono scenari che rendano necessaria la distribuzione o l’assunzione delle compresse allo iodio. Attualmente la Confederazione rinuncia pertanto a ordinare misure di protezione previste per il caso di conflitto nucleare”. Per antica tradizione la Svizzera è il paese più fornito di di rifugi antiatomici del pianeta: ne ha circa 365mila fra privati e pubblici e circa 9 milioni di posti protetti per i suoi abitanti, più del 100% di copertura. E l’attribuzione della popolazione ai rifugi sarà resa nota solo in caso di necessità effettiva. Toccherà ai cantoni elaborare e aggiornare regolarmente il piano d’attribuzione dei rifugi, progettati per soggiorni sia brevi che lunghi. Ma come funzionerebbe? 

Alertswiss, la app che avvisa se c’è un pericolo atomico in atto

In caso di allarme scatterebbero le sirene e via radio o per mezzo di app specifiche come Alertswiss arriverebbero le istruzioni. In caso di grave incidente in una centrale nucleare con fuoriuscita di iodio radioattivo verranno distribuite compresse di iodio a chi abita a 50 km dalle centrali. Saturandola, servono ad impedire alla tiroide di assorbire lo iodio radioattivo, vanno ingerite per tempo e farmacie e drogherie ne hanno sempre una scorta. Oltre il raggio di 50 km da un impianto nucleare i cantoni provvedono allo stoccaggio ma i residenti sono esentati dall’obbligo di avere scorte immediatamente disponibili.