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Rischio boom di contagi sul Natale: le misure anti contagio del governo

draghi speranza

Il governo spinge sulla terza dose, a dicembre ci sarà il check sulle misure che per ora sono solo allo studio perché il paese regge alla quarta ondata

In termini di provvedimenti per mettere al sicuro, in ormai mesto loop, il Natale il governo spinge sulla terza dose mentre a dicembre ci sarà il check sulle misure: questo perché in Italia la situazione dei contagi è in crescita ma sotto controllo, perciò l’esecutivo aspetta il prossimo mese prima di mettere mano ai decreti.

Le misure anti contagi del governo

  • Centri storici a numero chiuso con transenne e contapersone: I centri storici e le vie dello shopping non saranno lo prevede la direttiva della ministra dell’Interno Luciana Lamorgese, teatro di cortei. Torneranno a numero chiuso le piazze e le vie del centro con transenne e contapersone, da Roma a Napoli come già annunciato dal sindaco partenopeo Gaetano Manfredi “A Natale ci saranno misure per regolamentare i flussi di accesso nelle zone di turismo” A dicembre ci sarà una valutazione sui dati e sulla tenuta degli ospedali davanti alla prevista impennata dei contagi. Altrimenti sarà il secondo Natale con l’Italia a colori.
  • Green Pass con braccialetto e stand ridotti anche all’aperto: Nei mercatini di Natale di Trento, Bolzano e Rovereto ogni visitatore deve esibire la Certificazione verde e in quel momento riceve un braccialetto di colore diverso per ogni giorno di mercatino, in modo che i controlli siano più facili e precisi. Il numero degli stand è stato ridotto, gli accessi sono a numero chiuso e monitorati da contapersone. Inoltre, anche se i mercatini sono all’aperto è obbligatorio indossare anche la mascherina per ridurre le possibilità di contagio considerando le occasioni di assembramento davanti ai banchetti o agli stand di cibo e bibite
  • Meno restrizioni in Europa ma è allarme in alcuni paesi: Aggiornamento arrivato dai ministeri dei Trasporti e della Salute: il Green Pass per viaggiare sui treni in tutta Italia va controllato a terra, prima di salire, a meno che non sia proprio impossibile. Anche su aerei e traghetti resta l’obbligo, mentre aumentano le destinazioni internazionali verso cui muoversi. Oltre ai corridoi turistici per le Maldive o le Seychelles, anche gli Stati Uniti, l’Argentina, Cuba e Israele hanno riaperto le frontiere ai vaccinati, con tampone ma senza bisogno di quarantena. In tutta Europa ci si muove senza ulteriori restrizioni portando con sé il Green Pass. Per rientrare in Italia bisogna compilare il Passenger Locator form, anche se preoccupano i numeri del Covid in paesi come Romania, Bulgaria o Germania, non sono state introdotte ancora nuove limitazioni.
  • Pericolo code nelle funivie il rebus dei controlli: L’ultimo weekend di novembre riparte la stagione dello sci, ferma dal 9 marzo 2020, dal Green pass, obbligatorio per “funivie, cabinovie e seggiovie, qualora utilizzate con la chiusura delle cupole paravento” Il protocollo per le piste deve ancora arrivare. Le ultime linee guida del ministro dei trasporti Enrico Giovannini parlano di seggiovie scoperte piene al 100% o all’80% se coperte, cabinovie e funivie all’80%, mascherine sul volto. Ora però la crescita dei casi preoccupa: è stato proposto da Valeria Ghezzi, presidente dell’Associazione impianti funiviari, il pass solo per vaccinati e guariti per scongiurare eventuali nuovi stop.
  • Nel caso di cambio di colore a tavola posti limitati: Lo scorso anno fu oLockdown nei giorni di festa. Stavolta con l’Italia tutta bianca si sogna il gran cenone, che sia a casa o al ristorante. Nel secondo caso servirà il Green Pass che potrebbe scattare pure per i bambini se l’Ema datò l’ok al vaccino per la fascia di età 5-11 anni e il governo estenderà l’obbligo. Ma gli indicatori ce determinano i passaggi da un colore all’altro sono in rapida salita in alcune zone: triplicata o raddoppiata l’incidenza a Bolzano e in Friuli Venezia Giulia. Nelle regioni gialle a tavola potranno sedersi al massimo 4 commensali, se non conviventi. Zone arancioni e rosse avranno ristoranti chiusi e il limite alle visite a casa di amici e parenti. Ancora presto per fare previsioni ma Walter Ricciardi, consigliere del ministro Roberto Speranza, consiglia “Evitare assembramenti esagerati, essere tutti vaccinati e stare attenti anche dentro le case”

Il governo spinge sulla terza dose e aspetta il prossimo mese per “decretare”

La strada obbligata dunque, ribadita in queste ore anche dal ministro Speranza, è quella di spingere sulle terze dosi di vaccino vicine ormai a raggiungere quota 3 milioni. Cosa significhi “spingere” in termini effettivi, cioè se si parli di incentivazione o di regole, è ancora tutto da definire.

Terza dose, il governo “spinge” e pensa all’obbligo per i sanitari

Per ora si pensa solo all’obbligo della dose booster per i sanitari e per il personale delle Rsa. In piedi resta intanto il dibattito sul tampone come strumento valido per ottenere il Green Pass. Sul tema la celerità con cui il governo Draghi si è mosso ha messo di certo il paese in una posizione di vantaggio rispetto alle altre nazioni, che non a caso stanno ricorrendo ad interventi netti e “di recupero” proprio in questi giorni e in scia con il modello Roma.

Modello Italia vincente e governo che spinge sulla terza dose: dicembre mese cruciale

I contagi sono monitorati ma il dato è che terapie intensive e ricoveri ordinari per ora sono sotto la soglia di rischio. A dicembre a Palazzo Chigi ci sarà una nuova valutazione sui numeri e si deciderà se intervenire, anche sul nodo cruciale della proroga dello stato di emergenza a cui è “attaccata” la struttura commissariale del generale Figliuolo.