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Il Green Pass nelle sale slot, sale giochi e sale bingo

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Dal 6 agosto i gestori (o loro delegati) di sale da gioco, sale slot e sale bingo hanno l’obbligo di verificare il possesso e l’autenticità del green Pass dei loro clienti.

Il Green pass è diventato una realtà: la certificazione verde, attiva ormai dal 6 agosto del corrente anno, disciplina l’ingresso nei locali al chiuso di vario genere: tra questi, bar, ristoranti, palestre e centri benessere e, infine, le sale da gioco.

Green Pass e sale da gioco

Proprio per questa ragione, i gestori (o loro delegati) di sale da gioco, sale slot e sale bingo hanno l’obbligo di verificare il possesso e l’autenticità del green Pass dei loro clienti. Questi ultimi, dunque, dovranno esibire il rispettivo QR code (cartaceo o tramite smartphone) affinché il dipendente della sala possa scansionarlo e verificarne la validità con apposita app. In alternativa, resta sempre valida la possibilità di giocare da casa sui siti slot online.

Nessun dato personale o sensibile verrà conservato dai responsabili della sala gioco: la privacy del possessore del pass sarà in ogni caso rispettata dall’applicazione, il cui compito è solo quello di verificare identità e validità del codice della certificazione verde. Ovviamente, per verificare che il pass visionato sia effettivamente associato al dichiarante, sarà necessario che quest’ultimo fornisca anche un documento d’identità valido.

Sono previste delle sanzioni ben precise: in caso di mancato rispetto delle prescrizioni stabilite, sia il gestore dell’attività, sia il cliente che non esibisce green pass valido saranno soggetti a una multa dai 400 ai 1000 euro. In caso di ripetute violazioni (fino a tre volte in tre giorni diversi) da parte del gestore dell’attività, per quest’ultima potranno essere disposti fino a dieci giorni di chiusura.

Gli effetti sul mondo delle scommesse

Data l’alternativa di poter giocare da casa con le slot machines sui casino online sicuri e certificati, è certo comunque che l’obbligo del green pass implicherà delle conseguenze sul numero di giocatori (abituali o occasionali) che potrà effettivamente accedere alle sale da gioco.

Calcolando i maggiorenni aventi diritto a entrare nelle sale da gioco e la percentuale di questi che potrebbe aver già completato il ciclo vaccinale (uno – ma non l’unico – dei possibili requisiti necessari all’ottenimento del Green Pass), si stima che le sale scommesse possano subire una riduzione dell’affluenza di circa il 33%. Diverse sono le stime relative alle sale slot: si calcola che la popolazione interessata e già munita di green pass possa orientarsi intorno al 71%; la riduzione dell’affluenza sarebbe dunque più contenuta. Per quel che riguarda le sale bingo, la riduzione dell’affluenza stimata potrebbe essere del 20% circa, data come buona la previsione che soltanto l’80% della clientela solitamente coinvolta sia munita di certificazione.

Quando non è necessario il Green Pass?

L’accesso in tutti gli ambienti al chiuso sarà dunque regolato dal possesso o meno della certificazione verde. In alcuni casi, tuttavia, essa non è necessaria:

  • Soggetti esenti sulla base di precise e comprovate motivazioni mediche. Ne consegue che, con apposito DPCM, verranno stabilite le modalità per il rilascio delle relative certificazioni da parte del ministero della salute, nonché la loro digitalizzazione: solo così, infatti, anche questa documentazione potrà essere verificata – sempre nel rispetto della privacy del cittadino – con l’applicazione che monitora l’autenticità dei green pass.
  • Relativamente alle sole sale gioco per famiglie, si pone l’importante eccezione dei bambini sotto i dodici anni di età. Per loro, infatti, non vale l’obbligo della certificazione verde, ragion per cui hanno libero accesso anche a luoghi chiusi a rischio di assembramento.

Come ottenere il Green Pass

La certificazione verde può essere ottenuta quindici giorni dopo la somministrazione della prima dose di vaccino o, in alternativa, a ciclo vaccinale completo (in quest’ultimo caso, avrà valore di nove mesi).

Un’altra via per ottenere la certificazione verde è effettuare un tampone con esito negativo o dimostrare di essere guariti dal covid-19. In ognuno di questi casi, il periodo di validità della certificazione sarà diverso.

Il legame della certificazione verde con il vaccino è dunque stretto, ma è anche vero che non esiste alcun obbligo vaccinale nei confronti dei dipendenti delle sale da gioco: il titolare è responsabile del rispetto delle norme sanitarie previste per legge, ma non può disporre l’obbligo di vaccinazione o di tampone per i propri dipendenti; allo stesso tempo, non ha neanche il diritto di verificare l’avvenuta vaccinazione del suo staff.