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"Il grinta"

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In contemporanea con l'uscita in Italia dell'atteso film dei fratelli Coen, ritorna "Il Grinta", il romanzo di Charles Portis, edito da Giano. Nel secolo del mitico far west, nelle terre selvagge dell'Arkansas, al confine con lo sterminato Territorio Indiano, vive Mattie Ross, un’impertinente "mo...

il grinta defIn contemporanea con l’uscita in Italia dell’atteso film dei fratelli Coen, ritorna “Il Grinta“, il romanzo di Charles Portis, edito da Giano.

Nel secolo del mitico far west, nelle terre selvagge dell’Arkansas, al confine con lo sterminato Territorio Indiano, vive Mattie Ross, un’impertinente “mocciosa di quattordici anni capace di andarsene di casa in pieno inverno per vendicare la morte del padre”.
Mattie si presenta un giorno al cospetto di un vecchiaccio con un occhio solo, un abito nero impolverato e un distintivo sul panciotto. È Reuben Cogburn, detto da tutti il Grinta, lo sceriffo più cattivo, duro e spietato che vi sia, l’uomo giusto per scovare l’assassino del padre e restituirlo all’altrettanto dura legge del giudice Parker.
Cento dollari e Cogburn sarebbe assoldato se non comparisse all’orizzonte LaBoeuf, un ranger texano, un bel tipo sulla trentina con gli occhi azzurri, il ciuffo ribelle e un sorrisetto così compiaciuto da far venire i nervi a chiunque, non solo alla piccola Mattie.
LaBoeuf, che sta dando la caccia allo stesso assassino per conto della famiglia di un’altra vittima, seduce il Grinta con la prospettiva di una lauta spartizione della taglia, e a Mattie non resta che rassegnarsi alla sua presenza.
I tre partono dunque per una caccia a cui nessuno dei tre accetterebbe mai di rinunciare, nonostante la fatica, il clima del deserto e i pericoli.

Pubblicato per la prima volta nel 1968, “Il Grinta” crea una indimenticabile protagonista. Un romanzo di culto, un classico che affonda le radici nell’animo americano, e che non a caso ha attratto intere generazioni di lettori e noti cineasti, da Henry Hathaway, che ne fece un film che valse a John Wayne l’unico premio Oscar della sua carriera, fino ai fratelli Coen.

Charles Portis è nato nel 1933 in Arkansas, dove vive tuttora. A Londra è stato caporedattore, come Karl Marx nel 1850, del New York Herald-Tribune per cui ha scritto anche in veste di reporter. Tra i suoi romanzi, considerati dei classici, si ricordano “Norwood”, “Masters of Atlantis”, “The Dog of the South” e “Gringos”.