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Il mistero dell’ ananas nel mosaico romano

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Il succulento frutto dell’ananas è arrivato da noi in Occidente subito dopo la scoperta dell’America, avvenuta nel 1492. Resta quindi un mistero la scoperta di un ananas raffigurato in un mosaico risalente all’antica Roma, che si trova nel Museo del Palazzo Massimo alle Terme di Roma. Il mosa...

Il succulento frutto dell’ananas è arrivato da noi in Occidente subito dopo la scoperta dell’America, avvenuta nel 1492. Resta quindi un mistero la scoperta di un ananas raffigurato in un mosaico risalente all’antica Roma, che si trova nel Museo del Palazzo Massimo alle Terme di Roma. Il mosaico, datato agli inizi del I° secolo d.C. riproduce sul pavimento un cesto di frutta con mele cotogne, fichi, un grappolo di uva, alcune melograne e un ananas! La presenza di questo frutto, che arrivò nel Vecchio continente solo dopo i viaggi del navigatore Colombo, lascia alquanto perplessi.

Prima della scoperta dell’America l’ananas non era conosciuto agli occidentali, ecco perché a tutt’oggi resta un mistero il mosaico che lo raffigura presente nel Museo nazionale romano. I turisti del museo sono aumentati nell’ultimo periodo, proprio perché incuriositi dall’insolito frutto tropicale già presente, non si sa come, in epoca romana.

L’ipotesi più plausibile circa la raffigurazione dell’ananas sul mosaico è che l’artista in realtà intendesse raffigurare una pigna ornata con un ciuffo di foglie. E’ probabile, inoltre, che il mosaico sia stato restaurato successivamente introducendo la nuova presenza. Quale che sia la spiegazione, la presenza di un ananas in epoca tardo romana è comunque circondata da un alone di mistero.