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Il Mito di Valentino Mazzola

Valentino Mazzola

Valentino Mazzola era il capitano del Grande Torino rimasto ucciso in un incidente aereo nel 1949. Ecco la sua incredibile carriera.

Il 4 maggio del 1949, nella strage di Superga, perse la vita Valentino Mazzola. Il capitano del Grande Torino, insieme a tutti i suoi compagni rimasti uccisi nella tragedia, è rimasto nel cuore di tutti gli appassionati di calcio. Il giocatore resta a tutt’oggi uno dei più grandi e popolari calciatori nella storia del calcio italiano. Questo grazie alle sue 196 presenze e 93 reti in serie A.

Valentino Mazzola

Nato a Cassano D’Adda il 26 Gennaio del 1919 da una famiglia di umilissime origini, Valentino Mazzola fece all’epoca parlare di sé, oltre che per le straordinarie doti di centrocampista e attaccante, anche per la burrascosa vita privata. Il giovane infatti sposò infatti una ragazza dalla quale ebbe i figli Sandro, futuro calciatore dell’Inter, e Ferruccio. Mazzola però si separò per andare a convivere con un’altra donna, fatto per i tempi giudicato piuttosto “azzardato”. La prima squadra importante del giovane Mazzola fu il Venezia, con cui vinse la Coppa Italia edizione 1941; il talento messo in mostra in quell’anno lo fece approdare nel Torino, squadra a cui legò indissolubilmente il suo nome.

Nelle cinque stagioni in maglia granata, Mazzola dette vita, insieme ai compagni, anch’essi dotati di straordinarie qualità tecniche e agonistiche, a un team eccezionale. Questo non solo per i cinque scudetti consecutivamente vinti, ma anche per l’affiatamento e il fascino che quei giovani seppero esprimere dentro e fuori dal campo. I calciatori infatti erano tutti legati da un profondo sentimento di amicizia oltre che dalla comune militanza sportiva. Per tutti questi motivi venne coniato quel fenomeno calcistico noto come “Grande Torino“. Ovviamente, Mazzola fece parte anche della Nazionale azzurra, all’epoca guidata dal commissario tecnico Vittorio Pozzo. Con la maglia della Nazionale il bomber granata riuscì a segnare 4 goal in 12 partite disputate.

La vita di Valentino Mazzola si spezzò presto. Insieme alla sua quella dei giovanissimi compagni, schiantandosi contro il muro della Basilica di Superga, il 4 Maggio del 1949. Il dolore e la commozione generali sono ben documentati dalle testimonianze dell’epoca. Tra queste le struggenti immagini dei solenni funerali a Torino. Qui una immensa folla commossa rese omaggio a quella che, probabilmente, era ed è tutt’ora la squadra di calcio più amata di ogni tempo.

La celebrazione di Milano

Il ricordo di Valentino Mazzola è rimasto indelebile non solamente nelle menti e nei cuori dei torinesi ma in quelle di tutti gli italiani. Proprio per questo motivo, a testimonianza che l’ammirazione non ha colori, Milano ha intitolato una via al compianto campione.