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Il No green pass Capitani scrive a Liliana Segre dopo le offese, lei: "La mia risposta è il silenzio"

Capitani scrive a Liliana Segre:

Il leader No green pass Gian Marco Capitani si è scusato con Liliana Segre per le parole pronunciate nei suoi confronti a Bologna.

Dopo le offese pronunciate durante la manifestazione No green pass a Bologna contro Liliana Segre, Gian Marco Capitani ha scritto una lettera aperta alla senatrice a vita per spiegare quel “dovrebbe sparire da dove è” che lo ha fatto finire nella bufera. La donna ha replicato con il silenzio.

Capitani scrive a Liliana Segre

Il leader del movimento Primum non nocere che si è opposto alla certificazione verde ha spiegato che nell’impeto del momento ha utilizzato un termine infelice come “sparire” e si è dispiaciuto non essersi espresso in modo più appropriato. La sua opinione, ha chiarito, era semplicemente legata al ruolo di presidenza della commissione per il contrasto dell’intolleranza da Lei ricoperto: “In quel ruolo ritengo che Lei abbia il dovere di esprimersi contro ogni violenza, anche se è rivolta a chi non la pensa come Lei“.

Capitani ci ha poi tenuto a ribadire di non essere razzista e di non aver mai negato la Shoah. “Ho provato ad interloquire con Lei nella certezza di poter trovare ascolto e mi son ritrovato giudicato per una singola parola“, ha aggiunto.

Capitani scrive a Liliana Segre: “Avrei voluto sentire la sua voce”

Nell’ultimo anno e mezzo, ha continuato, sono state moltissime le offese e le istigazioni alla violenza espresse nei confronti di chi ha una diversa opinione sulla campagna di vaccinazione in corso e “si è scatenata un’autentica campagna d’odio che, temo, abbia fatto molto male al Paese“. In questo clima, il No green pass avrebbe voluto sentire la voce della Segre e una parola di ferma condanna nei confronti di chi ha scatenato quella che ha definito una sorta di caccia all’uomo.

Non c’è istigazione all’odio nel far passare l’equazione manifestanti uguale terroristi? Ho provato a rivolgermi a Lei perché sono certo che Lei più di chiunque altro possa capire cosa significhi sentirsi discriminati ed essere segnati con una sorta di marchio di infamia“, ha concluso.

Capitani scrive a Liliana Segre: la replica della senatrice

La replica di Liliana Segre non si è fatta attendere ed è stata breve e concisa: “Da parte di una persona che come ultimo atto della sua vita ha promosso una Commissione contro l’istigazione all’odio, la risposta ora è il silenzio“.