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Il padre di Federico Aldrovandi su Facebook: "I tuoi 18 anni massacrati dalla bestialità umana"

federico aldrovandi mare

Federico Aldrovandi oggi avrebbe compiuto 35 anni: ecco il ricordo del padre.

Quest’oggi, domenica 17 luglio, Federico Aldrovandi avrebbe compiuto 35 anni. In occasione di questo anniversario il padre del ragazzo, morto per un pestaggio perpretato dalle forze dell’ordine, ha voluto dedicare al figlio un commovente messaggio.

Sul suo profilo Facebook Lino Aldrovandi ha scritto:

Caro Federico, da poco è il 17 luglio 2022.
Credo che fra un po’, ti avrei chiamato per augurarti semplicemente “Buon compleanno Federico”.
Oggi avresti l’età di un uomo adulto, 35 anni. E chissà quante cose, forse anche belle, intorno a te.
E’ proprio vero che se anche il tempo passa, un genitore, orfano di un figlio, nel tuo caso ucciso senza una ragione, una bastarda, infame domenica mattina, sopravvive soltanto.
La “bellezza e la presenza” di altri figli intorno, sarà comunque per quel genitore orfano di un figlio, sempre molto importante, ed anche se in un certo senso lo aiuterà, il sorriso di “quel figlio” ed il suo sguardo gli mancheranno maledettamente.
Ognuno di noi è unico ed ha un solo cuore che batte nel petto.
E quel cuore non potrà mai essere sostituito.
Nel 1987, l’anno in cui nascesti, l’anno in cui toccai il cielo con un dito, usciva una canzone dal titolo “proprio come in paradiso”.
Quel “piccolo paradiso”, qui su questa terra, l’avevamo conosciuto insieme, mio dolce piccolo eterno Federico.
Quei tuoi 18 anni, massacrati dalla bestialità umana, giaceranno per sempre invece sull’asfalto di “quella” via silenziosa e indifferente, in tutto e per tutto, della città che ti vide nascere.
Buon Compleanno Federico con anche una foto, dove in riva al mare chissà di cosa parlavamo. Quante cose oggi avrei da raccontarti e chissà quante altre tu. Con la tua verità, quella più importante, quella che ancora mi manca, di una pazzia consumata senza freni, in un’alba assassina e vigliacca.
Parlami Federico con la tua voce. Il “tuo cuore” sezionato…, nell’ultimo disperato messaggio d’amore, lo fece. Non smettere mai mio piccolo di farlo, ovunque tu sia.
Lino

Il caso Aldrovandi

Federico Aldrovandi fu ucciso in circostanze inquietanti il 25 settembre 2005, a seguito di un controllo della polizia a Bologna in seguito alle segnalazioni dl alcune persone che avevano parlato alle forze dell’ordine di un uomo in stato di agitazione che urlava in strade. La morte secondo le indagini fu causata da una colluttazione con le forze dell’ordine: sono ad oggi quattro gli agenti che sono stati condannati con sentenza definitiva per la morte del ragazzo (Paolo Forlani, Monica Segatto, Enzo Pontani e Luca Pollastri), sui quali pesa l’accusa di “eccesso colposo nell’uso legittimo delle armi“.

Il caso Aldrovrandi ha fatto molto discutere l’opinione pubblica anche e soprattutto al lavoro che la madre del ragazzo, Patrizia Moretti, ha portato avanti a lungo sul suo blog personale.