> > Il padre di Giorgia Meloni condannato per narcotraffico nel 1995: la stampa s...

Il padre di Giorgia Meloni condannato per narcotraffico nel 1995: la stampa spagnola rilancia la notizia

padre meloni condannato narcotraffico

Nel 1995, il padre di Giorgia Meloni è stato condannato a nove anni di reclusione per narcotraffico. La notizia è stata rilanciata dalla stampa spagnola.

Procede a gonfie vele la bufera mediatica che si è abbattuta su Giorgia Meloni dopo la vittoria del centrodestra trainato da Fratelli d’Italia alle elezioni del 25 settembre. A pochi giorni dal voto in Italia, la stampa spagnola ha ripubblicato una vecchia notizia, ricordando che il padre della leader è stato condannato per narcotraffico nel 1995 a Minorca.

Il padre di Giorgia Meloni condannato per narcotraffico nel 1995

Era il 1995 quando il padre di Giorgia Meloni, Francesco Meloni, è stato condannato a scontare nove anni di reclusione in Spagna per narcotraffico. All’epoca della condanna, l’attuale leader di Fratelli d’Italia aveva appena compiuto la maggiore età e aveva reciso da circa sette anni ogni legame con il genitore che l’aveva abbandonata quando era ancora una neonata. Ad essere state lasciate dall’uomo, anche la madre della premier in pectore Arianna Paratore e la sorella Arianna.

A ricordare la condanna di Francesco Meloni è stata la stampa iberica che ha pubblicato la notizia pochi giorni dopo la vittoria del centrodestra alle politiche del 25 settembre. Il padre della leader di FdI, ormai morto da tempo, si è trasferito alle Canarie negli anni ’80 del secolo scorso, dedicandosi alla gestione di un ristorante e due aziende. Il 25 settembre 1995, venne arrestato dagli agenti del Servizio di sorveglianza doganale nel porto di Maó, a Minorca. L’arresto è scattato quando Meloni senior è stato sorpreso con 1.500 chili di hashish sulla barca a vela “Cool star” mentre si trovava in compagnia di altri suoi due figli avuti da un’altra relazione e al genero.

La stampa spagnola rilancia la notizia

Secondo quanto riportato nel Diario del Mallorca, l’uomo riconobbe il suo coinvolgimento nel traffico di droga dal Marocco verso la Spagna, asserendo di aver compiuto l’azione criminale in quanto versava in disperate condizioni economiche. Raccontò di trovarsi in grandi difficoltà economiche e di aver ricevuto un pagamento di 50 milioni di pesetas. A seguito della confessione, venne condannato a nove anni di reclusione.

Insieme all’hashish, le forze dell’ordine sequestrarono anche 74.000 pesetas e 7.533.000 lire. A quattro anni di reclusione, invece, vennero condannati i figli e il genero di Francesco Meloni, anche se quest’ultimo aveva più e più volte asserito che nessuno dei tre fosse a conoscenza del carico e dell’affare che aveva stretto con un cittadino marocchino.

Il rapporto di Giorgia Meloni con il padre condannato per narcotraffico e la reazione alla sua morte

L’episodio si è verificato quanto la leader di FdI aveva già tagliato i ponti con il padre. La fine del suo rapporto con il genitore è stata spesso citata dalla premier in pectore che, durante un’intervista rilasciata a Belve di Francesca Fagnani, ha dichiarato: “Se una bambina di undici anni decide che il padre non lo vuole vedere più e poi lo fa davvero, evidentemente quest’uomo qualcosa ha fatto. Mio padre ha fatto di tutto per non farsi voler bene. Faccio fatica a dire che era una brava persona”.

Affrontando il discorso della morte del padre, la Meloni ha ammesso di non aver avvertito “né odio né dispiacere”, spiegando invece di non aver provato “nulla”. “Era come se fosse morto un personaggio della tv, solo questo”, ha detto. “Vuol dire che qualcosa di profondissimo si è scavato nell’inconscio di una bambina. E questa sì che è una cosa che mi fa arrabbiare”.