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Il padre di Masha Amini: "Nessuno mi dice cosa le hanno fatto"

Una manifestazione per Masha Amini

Al padre di Masha Amini è stato detto che deve essere paziente: "Nessuno mi dice cosa le hanno fatto e non mi fanno vedere i files sulla sua morte"

Dall’Iran arriva il grido di impotenza e di dolore di Amjad Amini, padre di Masha Amini: “Nessuno mi dice cosa le hanno fatto“. L’uomo ha parlato con i media internazionali e, come riportato da AdnKronos, ha detto che non ha avuto ancora alcun accesso agli atti. Il genitore della ragazza curdo-iraniana di 22 anni morta lo scorso 16 settembre a Teheran dopo essere stata arrestata dalla polizia perché “non portava il velo in modo corretto” vive in una cappa di struggente omertà.

“Nessuno mi dice cosa le hanno fatto”

Finora il padre di Masha non ha ancora ottenuto accesso agli atti ufficiali del caso. Ha detto l’uomo: “Nessuno mi dà una risposta sulla morte di mia figlia”. Amjad Amini ha poi spiegato: “Non mi permettono nemmeno di vedere i file“. Al papà delle 22enne è stato detto che deve essere paziente.

La “promessa” del presidente iraniano

Dal canto suo Il presidente iraniano Ebrahim Raisi gli aveva promesso che sulla morte di sua figlia ci sarebbero state indagini e nei giorni scorsi aveva anche alluso ad una presunta “celerità” dell’inchiesta in corso. Ma Amjad ha detto ad Eghtesad-News: “Finora non è successo nulla”. Gli avvocati dell’uomo hanno chiesto alla magistratura l’accesso ai fascicoli e alle registrazioni video della polizia.