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Il papà muore, la mamma non può prendersene cura e lo “zio” lo stupra

Un 19enne chiede giustizia in Tribunale per fatti di quando aveva 8 anni

Una famiglia con problemi di alcolismo ed un reato terribile: il papà muore, la mamma non può prendersene cura e lo “zio” lo stupra

Orrore a Cesena, il papà muore, la mamma non può prendersene cura e lo “zio” lo stupra. La vittima di soli 8 anni oggi ne ha 19 e chiede 500mila euro di risarcimento all’imputato al Tribunale Collegiale di Forlì. Dopo 10 anni la parte lesa ha trovato il coraggio di denunciare quelle violenze subite dall’uomo che avrebbe dovuto prendersi cura di lui. Con il collegio presieduto da Monica Galassi è comparso in aula un 65enne cesenate, imputato di violenza sessuale su minore.

Il papà muore e lo “zio” lo stupra

E la sua presunta vittima si è costituita parte civile e ha avanzato un risarcimento danni di 500mila euro. Come andarono le cose secondo la Procura? Nel 2011-2012 e secondo la maestra della giovane vittima il bambino ebbe un attacco di panico: fu il primo segnale per rivelare quel segreto per troppo tempo. Il bimbo proveniva da una famiglia con problemi di alcolismo, il papà era morto e la madre non poteva prendersi cura sempre di lui. Per questi motivi il bambino veniva affidato alle amiche della donna, ecco, il marito di una di esse lo avrebbe violentato.

Le testimonianze di maestra e carabiniere

A volte, secondo gli atti di parte accusante, il futuro imputato si fermava con la macchina per molestare il piccolo, toccandolo nelle parti intime. Escusso anche un carabiniere che coordinò le investigazioni ed effettuò la perquisizione a casa dell’imputato. Dove “Fu rinvenuto del materiale pornografico. Ma non di tipo pedofilo. Nel corso delle indagini abbiamo ispezionato anche nel dettaglio i luoghi descritti come quelli in cui sarebbero avvenute le violenze“. Il processo su quelle terribili ipotesi di reato riprenderà a giugno.