> > Il parere degli esperti sul perché Putin non stia usando gli aerei in Ucraina

Il parere degli esperti sul perché Putin non stia usando gli aerei in Ucraina

Un multiruolo da supremazia aerea Shukoi 57 russo

Dopo una serie di analisi non confermate sulla strategia di Mosca arriva il parere degli esperti sul perché Putin non stia usando gli aerei in Ucraina

Il parere degli esperti sul perché Putin non stia usando gli aerei in Ucraina è discordante, ma in mezzo alle tante voci arriva quella autorevole di Justin Bronk ricercatore di scienze militari al RUSI, Royal United Services Institute, il think tank più antico del mondo di difesa e sicurezza. Parere condensato in un controverso articolo dal titolo: “Il misterioso caso della forza aerea russa scomparsa“. In esso Bronk cita tre possibili cause e parla di pochi sistemi di puntamento, fuoco amico e scarsa capacità

Perché Putin non usa gli aerei, le tre cause di Bronk

Finora in Ucraina i russi avrebbero impiegato soltanto 75 aerei da combattimento che non avrebbero sostanziato l’attacco dell’aviazione russa per distruggere gli aerei ucraini, che a suo parere oggi ancora volerebbero (sic) nei cieli del loro Paese. Secondo Bronk i caccia russi non avrebbero abbastanza munizioni Pgm, cioè a guida precisa e bombardare con munizionamento indiscriminato sarebbe un azzardo politico eccessivo perfino per Putin. L’esperto poi spiega che non ci sarebbe fiducia fra forze aeree e forse di terra. Insomma, c’è il rischio del famigerato codice “Blue on blue”, il fuoco amico su truppe di terra deboradanti in quanto a numero. Come terza spiegazione Bronk adduce l’incapacità dei piloti russi. 

“Potrebbe diventare una guerra molto lunga”

E lo studioso, con cui essere d’accordo è davvero difficile anche a contare le sue specchiate skill, chiosa alludendo a: “quella che potrebbe facilmente trasformarsi in una campagna prolungata. Il fatto che ci siano stati solo pochi avvistamenti confermati di sortite russe ad ala fissa sull’Ucraina non dovrebbe oscurare il fatto che le flotte di caccia russe rimangono una forza potenzialmente altamente distruttiva, che potrebbe essere scatenata contro obiettivi aerei e terrestri fissi con breve preavviso nei prossimi giorni”.