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Il piano del governo sulle bollette: tetto al prezzo del gas per aiutare le industrie

Mario Draghi

Serve più gas e serve gas nostrano, senza contare solo su Gazprom e con iniziative agili e veloci, perciò ecco il piano del governo sulle bollette

Il piano del governo a guida Mario Draghi sul caro bollette lavora su due fronti: quelle delle famiglie e quello delle industrie e l’idea sarebbe di fissare un tetto al prezzo del gas per aiutare proprio queste ultime. Il prossimo decreto potrebbe disegnare una mappa di intervento con veri “sconti”. Il decreto è quello da 5-7 miliardi senza scostamento di bilancio ed a reperimento di fondi diretto che la prossima settimana dovrebbe vedere la luce.

L’industria rischia grosso, perciò ecco il piano del governo sulle bollette

Da un lato la via è quella del raddoppio della produzione di gas nazionale, dall’altro c’è la possibilità una vendita “a prezzi controllati”, quindi a sconto, di una riserva di gas specificatamente alle imprese più in difficoltà, cioè le grandi energivore e le pmi. Il sunto è che per salvare la produzione italiana la sudditanza da Gazprom e le rassicurazioni di Putin a Draghi sono poca cosa.

Senza gas aggiuntivo a rischio oltre mezzo milione di posti di lavoro

Si cerca così di salvare un settore che potrebbe fare più di 500mila “vittime” in termini di perdita del posto di lavoro. Il nuovo provvedimento confermerà l’azzeramento degli oneri di sistema per famiglie e imprese. Solo quello per il primo trimestre è costato 5,5 miliardi di euro, il che significa che la somma finale dell’intervento potrebbe toccare i 7 miliardi.

Un decreto ad hoc ma senza fare nuovo debito o scostamenti di bilancio

La speranza è di non fare nuovo debito e di non scostare somme a bilancio, ma i partiti pressano Draghi proprio su questo fronte. Lo scopo è raddoppiare la produzione di gas nazionale fino a 10 miliardi di metri cubi con i pozzi in funzione, ma il gas “in più” arriverà non prima di un anno, perciò potrebbe nascere una struttura governativa agile che accorci i tempi burocratici. La vendita di gas a sconto con contratti pluriennali però potrebbe partire subito e “tenere buona” Confindustria, che controlla un settore da 20 miliardi di metri cubi di gas l’anno.