Il piano di emergenza dell’Italia per superare lo stop di forniture del gas russo è pronto: il gasdotto Nord Stream 1 dalla Siberia alla Germania chiuderà per dieci giorni a causa di lavori di manutenzione e il paese rischia molto. Il gas tornerà il 21 luglio ma la guerra della Russia all’Ucraina non assicura scenari rosei. Il che significa che, a contare le riduzioni di Gazprom, occorre fare qualcosa. Cosa? Dal governo presieduto da Mario Draghi arrivano le parole allarmanti del sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Roberto Garofoli che parla di “crisi energetica gravissima che pone rischi per l’inverno altissimi”.
Gas russo, arriva il piano di emergenza
- nelle case temperatura dei termosifoni ridotta di 2 gradi e paletti sugli orari;
- coprifuoco sull’illuminazione in casi estremi;
- taglio all’illuminazione dei lampioni nelle città e nei musei (fino al 40%);
- chiusura anticipata degli uffici pubblici;
- riduzione del riscaldamento a 19 gradi negli uffici pubblici;
- chiusura anticipata dei locali privati (alle 23);
- chiusura anticipata dei negozi (alle 19);
- riduzione del gas e delle elettricità alle imprese “interrompibili”.
E le riserve? “Abbiamo 16 miliardi di metri cubi di stoccaggio a fronte dei 70 che consumiamo. Dobbiamo arrivare al 90% prima che inizi l’autunno”. L’Italia è al primo livello di allarme ma se Mosca dovesse infierire toccherà ridisegnare l’emergenza energetica in peggio. Repubblica spiega che il piano prevede una serie di interventi: si va dal “razionamento” del gas alle industrie energivore al maggior utilizzo delle centrali a carbone per la produzione di elettricità.
Sei centrali a carbone e austerity nei consumi
In Italia ce ne sono sei attive che dovevano andare in pensione nel 2025: due sono in Sardegna e le altre a Venezia, Monfalcone, Civitavecchia e Brindisi. Sono loro che da 15 giorni coprono fino all’8% del fabbisogno di energia elettrica ma l’opera è ardua: si punta a sostituire almeno 5 miliardi di metri cubi di gas. Il piano prevede anche misure di austerity dei consumi: riscaldamento più contenuto, poi secondo Fanpage “tagli fino a due gradi della temperatura nelle abitazioni e negli uffici, risparmi sull’illuminazione pubblica, con orario ridotto di accensione dei lampioni sulle strade”.