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Il piano di Letta: “Leader Ue a Kiev, poi a Mosca per la pace”

Enrico Letta

Il piano di Letta per la pace: Confederazione Europea non solo con l’Ucraina, ma anche con Moldavia, Georgia, Macedonia del Nord, Albania e Serbia

Il piano esposto da Enrico Letta al Corriere della Sera è chiaro: “Leader Ue a Kiev, poi a Mosca per la pace”. Il segretario dem auspica un’azione corale e torna parlare di Confederazione Europea senza lesinare critiche alla tv che lascia troppo campo libero alla disinformazione russa. Per Letta Italia, Francia, Germania, Spagna e Polonia devono puntare concretamente alla pace. Come? Incontrando Volodymyr Zelensky e Vladimir Putin e senza la guida da remoto di Washington. 

Il piano di Letta per la pace

Dall’Europa Letta vuole “un progetto forte per il futuro dell’Europa: maggiore integrazione ed eliminazione del diritto di veto, come già chiesto da Mario Draghi e Romano Prodi. Un’architettura paneuropea per accogliere l’Ucraina. Una grande unità e una spinta decisa verso la pace”. Poi il tema clou del segretario del Partito Democratico: “Va fatta ora una Confederazione europea che accolga subito non solo l’Ucraina, ma anche Moldavia, Georgia, Macedonia del Nord, Albania e Serbia. Sarebbe sbagliato firmare la pace negli Usa, come fu per l’ex Jugoslavia”. 

I talk e la par condicio Mosca-Kiev

E sui talk show? “In Italia c’è una sorta di par condicio delle ragioni della Russia e dell’Ucraina che non ha paragoni nel resto d’Europa e certo Mosca non risponde in ugual modo. Mi sono limitato a criticare l’intervista di Rete 4 a Lavrov, il ministro degli Esteri russo”. E in chiosa: “Addirittura Putin si è scusato con Israele per le parole folli lì pronunciate, sull’ascendenza ebrea di Hitler, mentre il conduttore non lo contraddiceva. Libertà di espressione non vuol dire licenza di dire falsità senza alcun contraddittorio”.