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Il piccolo Ryan è tornato a casa. La mamma chiede a chi sa di parlare prima che il bambini recuperi la memoria

Il piccolo Ryan è tornato a casa. La mamma chiede a chi sa di parlare prima che il bambini recuperi la memoria

Ryan è tornato a casa. Indagata la nonna paterna e il suo compagno, entrambi accusati di lesioni gravi

Ryan è tornato a casa. Indagata la nonna paterna e il suo compagno, entrambi accusati di lesioni gravi

Ryan è tornato a casa dall’ospedale

Il bambino di Ventimiglia, Ryan, è finalmente tornato a casa. Il piccolo è stato ricoverato per tre mesi in ospedale e oggi è stato dimesso dal Gaslini di Genova.

Il bambino di sei anni era stato ferito gravemente a Ventimiglia il 19 dicembre 2022 mentre era con la nonna paterna e il suo compagno. I due sono indagati in concorso con l’accusa di lesioni gravissime dolose.

Elena, la mamma di Ryan ha detto: “Sta bene, dovrà soltanto tenere un tutore al braccio e il busto per circa tre mesi. Anche psicologicamente non mostra segni di choc o turbamenti, è abbastanza tranquillo“.

Non è ancora chiaro quali siano state le circostanze che hanno portato al ricovero del bambino e sono quindi al vaglio della Procura di Imperia.

Sarà necessario capire come e da chi sia stato ferito il piccolo. Infatti, quando Ryan è arrivato in ospedale aveva lesioni spinali, un polmone perforato e una frattura a un braccio.

La nonna e il suo compagno hanno raccontato che mentre si stavano occupando del bambino lo hanno perso di vista in un attimo di distrazione. I due hanno poi detto che hanno ritrovato il bimbo vicino casa ferito. La coppia ha portato il bambino sul posto di lavoro del padre, a due chilometri di distanza. Le forze dell’ordine hanno trovato il piccolo in condizioni talmente gravi da pensare a un investimento.

Ferite non riconducibili a percosse

In una nota del procuratore Alberto Lari si legge che le ferite non sono riconducibili a maltrattamenti o percosse. Il procuratore non esclude che in passato il bambino abbia subito violenza fisica in passato.

Secondo le indagini risulta più plausibile che il bambino si sia ferito nel tentativo di lanciarsi dalla macchina in corsa. Il motivo non è chiaro. L’unico che può aiutare gli inquirenti a capire cosa sia realmente successo è solo Ryan.

L’appello della mamma

La mamma del piccolo ha commentato: “Se nessuno ha detto la verità finora, difficilmente la diranno adesso. Sarebbe meglio confessarla prima che il piccolo recuperi la memoria.

Mio figlio dovrà iniziare un percorso di terapia dallo psicologo e prima o poi parlerà“. Il bambino inizierà la scuola a breve, non appena si riprenderà.