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Il piccolo Samuele morto a soli 6 anni per una caduta durante il bagnetto

Soccorsi inutili per il piccolo Samuele

Lo scivolone fatale durante un attacco di convulsioni e il trauma: il piccolo Samuele morto a soli 6 anni per una caduta durante il bagnetto

Dalla Sardegna arriva la conferma medica di una terribile tragedia domestica avvenuta il 5 maggio: il piccolo Samuele Ciccu è morto a soli 6 anni per una caduta durante il bagnetto e l’autopsia sulla salma ha confermato che il bambino non è morto annegato ma a seguito di un trauma, probabilmente innescato dalle convulsioni di cui Samuele soffriva. La tragedia si era consumata vicino Cagliari, a Salnuri e sotto gli occhi della mamma di Samuele, Samanta Nirmali Bianchi. Il piccolo stava facendo il bagnetto quando si era accasciato esanime in acqua. 

Il piccolo Samuele morto a soli 6 anni 

I soccorsi erano stati celeri ma purtroppo inutili: a soli sei anni e otto mesi Samuele era morto. A seguito di quell’incidente così tragico il magistrato di turno aveva disposto l’autopsia per accertare cause e potenziali dinamiche del decesso. E quell’esame tanatologico, condotto  dal dottor Roberto Demontis, ha escluso l’ipotesi di annegamento. Dal canto loro i consulenti nominati dalla Procura hanno trovato anche un edema cerebrale “compatibile con una caduta o in ogni caso legato alle convulsioni”. 

Salma restituita al dolore dei genitori

A quel punto il magistrato ha disposto la restituzione della salma ai genitori, mamma Samanta e papà Maurizio,  per le esequie del piccolo che si svolgeranno domani, domenica 8 maggio alle 15 nella parrocchia di Nostra Signora di Bonaria. Don Mariano Matzeu, parroco del paese, aveva detto: “È un momento drammatico per tutta la nostra comunità, sono riuscito a portare la mia vicinanza a loro. Come sacerdote so che la preghiera va oltre le parole che, spesso, sembrano essere di circostanza. Una morte, soprattutto di un bimbo, è umanamente difficile da digerire, ti scava nel profondo. Ora c’è bisogno di silenzio, di preghiere. Dobbiamo essere una comunità ancora più unita, per stare accanto a chi ora sta soffrendo”.