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Il report dell’Arpac sull’incendio del 13 ottobre scorso ad Airola, in provincia di Benevento non lascia adito a dubbi: “Nell’aria diossine oltre il limiti”. I tecnici dell’Agenzia di Protezione ambientale della Campania certificano l’eco disastro a Benevento con toni che fanno paura.
Il drammatico report dell’Arpac sull’incendio ad Airola: “Nell’aria diossine e furani”
Ecco cosa hanno scritto: “Nell’aria riscontrata una concentrazione di diossine e furani superiore al limite di riferimento durante la notte dell’incendio di Airola”. Si tratta di un primo e già terrificante risultato del monitoraggio dell’Arpac sulla concentrazione di inquinanti aerei residuati da combustione dispersi in atmosfera nel corso dell’incendio che si era sviluppato in maniera massiva nella zona industriale di Airola.
Il rogo alla Sapa e il report dell’Arpac sull’incendio ad Airola
Quel rogo aveva poi interessato i capannoni della Sapa. Si tratta di un’azienda che produce componenti in plastica per settore automotive. E proprio lì “si è appurato che il materiale soggetto all’incendio è composto prevalentemente dal polimero polipropilene, utilizzato in un altro sito per la produzione di componenti per il settore automotive”.
Primo report dell’Arpac sull’incendio ad Airola, a breve i dati sull’inquinamento a terra
Come hanno proceduto gli specialisti Arpac? Utilizzando un campionatore ad alto flusso che ha analizzato gli inquinanti atmosferici. Dopo i dati sull’aria nei prossimi giorni saranno disponibili i risultati anche sugli eventuali inquinanti nel terreno effettuati con specifici carotaggi e con l’aiuto di piezometri.