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Il ritorno dei Blue, nudi e tra gli esordienti con "I Can". Guarda il video

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Prendete una boy band di successo. Una di quelle tutte mossettine, ammiccamenti, pugni sul petto e canzoni la cui parola più ricorrente è "baby". Confezionate su di loro brani pop di successo, copertine su riviste che trattano di prima volta e acne adolescenziale e trovate un leader fra loro, uno...

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Prendete una boy band di successo. Una di quelle tutte mossettine, ammiccamenti, pugni sul petto e canzoni la cui parola più ricorrente è “baby”. Confezionate su di loro brani pop di successo, copertine su riviste che trattano di prima volta e acne adolescenziale e trovate un leader fra loro, uno di quelli belli e dannati che – a poco a poco – rompe gli equilibri nervosi degli altri. “Ci sciogliamo, pausa di riflessione”.
Ma quanti ne abbiamo visti? Take That, Nsync, Backstreet Boys, Five, Blue, Ultra, S Club 7 e molti altri.
Poi accade che dopo anni di tentativi solisti i quattro o i cinque del caso tornano con qualche chilo in più e qualche ruga sui visi sempre bellocci. Testi più maturi (le baby di un tempo ora sono delle casalinghe insoddisfatte), tour promozionali e…BOOM! Più successo di prima!
Se c’è l’hanno fatta i Take That perchè non possiamo farlo anche noi? E’ questo quello che avranno pensato i Blue, pronti a riproporsi come un piatto di peperoni gratinati alle 23.

La Boy Band di “One Love” dopo aver sbancato le classifiche tra il 2001 e il 2005 (soprattutto in Italia, ricordiamo “A chi mi dice” brano italiano e traduzione di “Breath easy” avvenuta per mano di Tiziano Ferro) si era presa una pausa di riflessione. Lee Ryan aveva provato la carriera da solista (“Turn your car around”) e aveva ottenuto risultati discreti. Idem Duncan James e Bene ma non benissimo anche Simon Webbe. E allora perchè non tornare e fatturare fior di soldoni? Già perchè? Ci chiediamo.
I Blue partoriscono la canzone Obama style “I Can” e si apprestano a gareggiare, il prossimo 14 Maggio, all’Eurofestival di Düsseldorf.
La gara internazionale, nata nel 1956, è solitamente popolata da artisti emergenti o poco conosciuti (quest’anno andrà anche il vincitore di Sanremo Giovani, Raphael Guelazzi) ma i Blue, testa bassa, si gettano nella mischia e attendono di ritornare sulla cresta dell’onda.

Nel frattempo perchè non ingnnare il tempo con un bel servizio fotografico chiappe al vento (già, perchè? ci richiediamo?). E allora ecco Simon, Lee, Duncan e il quarto sfigatello (non manca mai nelle boy band) sulla copertina di “Attitude” con tanto di stelline nei paesi bassi.
Piccole stelline crescono…
Blue+Naked+Attitude