Certamente vi starete chiedendo come il sangue di un sovrano sia potuto finire su un reperto tanto bizzarro; ebbene, potrebbe trattarsi di quello raccolto da Maximilien Bordaloue, un uomo che, secondo una leggenda popolare mai confermata ma neppure mai sopita, avrebbe imbevuto un fazzoletto del sangue di Luigi XVI colato dal palco della ghigliottina il giorno dell’esecuzione (21 Gennaio 1793).
Del tessuto in realtà non è stata trovata alcuna traccia, ma dai residui di sangue rimasti è stato possibile estrarre il Dna, il quale ha confermato che esso è appartenuto ad un uomo dagli occhi azzurri (il colore degli occhi del monarca), con un’impronta genetica estremamente rara nei moderni euroasiatici.
Forse un sangue “speciale” di re?