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Il Senato boccia il riconoscimento dei diritti dei figli di coppie gay: insorge l'opposizione

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Scontro in Senato. La maggioranza boccia il riconoscimento dei diritti dei figli di coppie gay.

La maggioranza del Senato ha bocciato la proposta dell’Unione Europea che tramite regolamento comunitario riconosce i diritti ai figli delle coppie gay. Il Senato ha anche detto no al certificato europeo di filiazione.

Coppie gay, bocciato il riconoscimento dei diritti dei figli: insorge l’opposizione

La maggioranza di governo è soddisfatta e da Palazzo Madama si leva una voce: “No alla maternità surrogata e all’utero in affitto“. Giulio Terzi di Sant’Agata, presidente della commissione Politiche Europee del Senato e senatore di Fratelli d’Italia (FdI), ha presentato la risoluzione in Aula che è stata approvata con 11 voti favorevoli e 7 contrari. Se il senatore di FdI e la maggioranza hanno deciso di approvare tale risoluzione è perché

“è stato segnalato in particolare un nodo relativo al rispetto dei principi di sussidiarietà e proporzionalità con riferimento al punto specifico della filiazione derivante da maternità surrogata”.

Qualora dunque dovesse essere adottato il regolamento, come si legge su il Fatto Quotidiano, secondo Giulio Terzi di Sant’Agata ci sarebbe un’invasione del diritto europeo su quello nazionale.

Le dure critiche dell’opposizione

Tutta l’opposizione, dal centrosinistra al terzo polo al Movimento 5 Stelle (M5S), ha votato contro la mozione, ma i loro sforzi sono stati vani. Tra i politici che hanno commentato questa decisione del senatore di FdI vi è il deputato Alessandro Zan, che ha scritto su Twitter:

“Il Senato ha appena bocciato il Regolamento UE che chiede il riconoscimento dei diritti dei figli anche delle coppie dello stesso sesso in tutti i Paesi membri. Si trattava di riconoscere uguaglianza e civiltà. Ormai siamo alla destra ungherese“.

Fortemente critici sono stati anche Riccardi Magi di +Europa e Dolores Bevilacqua del M5S.