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Il serial killer dei cani colpisce a Sturla e a Marassi

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Continua implacabile il tentativo del maniaco omicida dei cani di operare una vera e propria carneficina. Il modus pensandi dell'assassino seriale resta ancora ignoto ma il modus operandi è sempre il medesimo. Difatti sono state ritrovate, questa volta in zona Sturla e precisamente in via Briga...

Continua implacabile il tentativo del maniaco omicida dei cani di operare una vera e propria carneficina. Il modus pensandi dell’assassino seriale resta ancora ignoto ma il modus operandi è sempre il medesimo. Difatti sono state ritrovate, questa volta in zona Sturla e precisamente in via Brigata Salerno, le solite spugne fritte che nell’odore ricordano il gusto della carne confondendo l’olfatto delle malcapitate bestiole.

Ed è crudele. Le spugne ingurgitate dall’animale rilasciano l’olio nello stomaco gonfiandosi a dismisura finendo per causare dolori atroci e, inevitabilmente, morte per blocco intestinale.

Inoltre, è stato ritrovato in zona Marassi – sparso in tutta via Cagliari, via Oristano e corso Sardegna -, del veleno in polvere per topi color giallo; metodo non certo indolore che, immancabilmente, se non viene preso in tempi ultra rapidi, porta a sicuro decesso.

Il ritrovamento delle spugne fritte sono due piuttosto grosse e visibili, ed erano buttate in un angolo di un parcheggio in via Brigata Salerno. Il signore che l’ha ritrovate ha subito scattato una fotografia diffusa nell’etere virtuale; l’iter corretto che si dovrebbe compiere nel momento del ritrovamento delle esche oltre alla denuncia.

Mentre il ritrovamento del veleno a Marassi, ha fatto sì che si creasse un cartello esposto nelle strade, con su scritto un messaggio non proprio quel che si dice essere benevolo per il killer dei cani: “Ho trovato il veleno che hai messo. Se ti becco finisci di fare la vita dell’umano e farai il vegetale”. Subito sotto a questo, un altro messaggio minaccioso che dice: “Siamo in due, se ti becco io ti apro come un capretto!! Vergognati.”

La gente, dunque, è a dir poco arrabbiata per una situazione che sta diventando un vero e proprio incubo per i possessori di cani – in estate i decessi sono stati 12 accertati -. Miriam Quartini, persona che ha ritrovato le spugne fritte, mette in guardia tutti i padroni dei cani: “Bisogna tenere gli occhi ben aperti e portare il cane a fare i propri bisogni rigorosamente con la museruola e non temporeggiare: denunciare subito dopo il ritrovamento delle esche.”

In ogni caso, sono stati prontamente avvisati i carabinieri e i vigili del quartiere. Inoltre, il ritrovamento sia delle spugne che del veleno è stato segnalato nella pagina Facebook ‘Emergenza bocconi avvelenati’, ove è sempre possibile confrontarsi per ogni caso e mandare il più possibile le foto delle esche.