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IL SINDACO VASSALLO A FUMETTI

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SALERNO - Quasi cinque mesi sono ormai trascorsi dalla barbara esecuzione del sindaco-pescatore di Pollica, Angelo Vassallo, e se da una parte le indagini ancora non hanno dato un volto a mandanti e assassini, dall’altro non si fermano manifestazioni e tributi pubblici in memoria dell’amministr...

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SALERNO – Quasi cinque mesi sono ormai trascorsi dalla barbara esecuzione del sindaco-pescatore di Pollica, Angelo Vassallo, e se da una parte le indagini ancora non hanno dato un volto a mandanti e assassini, dall’altro non si fermano manifestazioni e tributi pubblici in memoria dell’amministratore cilentano. L’ultima iniziativa, in ordine di tempo, è un fumetto che sarà in edicola domenica prossima nell’inserto domenicale del quotidiano Terra, 3 D – la terza dimensione della cronaca, diretto da Giulio Gargia. Ispirandosi ad un articolo pubblicato da Nico Piro, giornalista del Tg3, nel suo blog, nell’immediatezza dell’omicidio, la Scuola Italiana di Comix, sotto la direzione artistica di Paco Desiato, ha realizzato una storia a fumetti che andrà avanti per tre settimane e che poi sarà raccolta in un volume che uscirà in libreria a marzo.

«La nostra iniziativa – spiega Gargia che ha curato ideazione e soggetto del fumetto, su sceneggiatura di Tommaso Vitiello e Fulvio Borrelli – vuole essere uno stimolo a non dimenticare una figura chiave nella lotta ambientalista che si coniuga con la ricerca di legalità. L’ultima puntata verrà pubblicata in occasione del primo anno di pubblicazione di 3D, e il suo esperimento inedito, con la cronaca che diventa fumetto».

Incuriosito da questo particolare omaggio del mondo delle strip a Vassallo è il vicesindaco di Pollica, Stefano Pisani: «Sono un lettore accanito di fumetti, da Dylan Dog a Nathan Never, e devo dire che questo linguaggio è sicuramente uno dei più efficaci per comunicare con i giovani, soprattutto per avvicinarli alla coscienza sociale che è venuta un po’ a mancare negli ultimi tempi. Ben venga questo tipo di iniziative per ricordare Angelo».
Dal Corriere del Mezzogiorno