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Il terribile compleanno di Lavinia ridotta un vegetale da un incidente

Lavinia, la piccola ridotta in stato vegetativo da un incidente

Il 7 agosto del 2018 la sua vita cambiò per sempre e troppo presto: il terribile compleanno di Lavinia ridotta un vegetale da un incidente

Il terribile compleanno di Lavinia ridotta un vegetale da un incidente ci ricorda che a volte la vita è amara di suo e che a volte le azioni degli uomini la rendono amarissima. Amara come l’amarezza dei genitori della piccola investita a 16 mesi nell’estate del 2018 vicino Roma a cui dopo il sinistro 6 anni fa venne offerto un euro di risarcimento. Una cosa assurda che fa parte di un difficile processo per accertare chi e come abbia sbagliato nel ridurre Lavinia Montebove com’è ridotta oggi.

Lavinia ridotta un vegetale da un incidente

A parlare sono i genitori: “Il risarcimento di un euro è improponibile: non soddisfa alcun bisogno, se non quello di un caffè, è un’offesa, nessuna vita può valere un euro, neanche una spezzata come quella di Lavinia: nessuno si arricchisce, ma è necessario a Lavinia per vivere“. Imputate nel processo per lesioni colpose gravissime sono la maestra, accusata di abbandono di minore e la donna che ha investito la piccola. E il compleanno di Lavinia arriva dopo quasi 6 anni passati in un letto assieme ai peluche ed alle macchine che la tengono in vita, una vita disegnata tutta dallo strazio quotidiano e dalla forza immensa di una mamma, di un paà e dei fratellini che sono giganti in mezzo ai nani. Lavinia fu investita il 7 agosto del 2018 a Velletri, sui Castelli Romani.

Il racconto di quel 7 agosto 2018

“Verso le 10 di mattina è arrivata la telefonata che nessun genitore vorrebbe mai ricevere: la maestra ci ha comunicato che nostra figlia Lavinia era stata investita da una macchina mentre era in sua custodia. Abbiamo scoperto poi che la piccola, con grandissima probabilità, si trovava da sola in quel momento: il processo dovrà accertare il perché si trovasse da sola, visto che non era autonoma e gattonava appena“.