Redazione Notizie.it Il test della macchia d’inchiostro è un test della personalità tecnica proiettiva. Le macchie d’inchiostro sembrano macchie di inchiostro sulla carta però gli psicologi affermano che esse danno informazioni sulla personalità di un paziente.
Storia
Il test della macchia d’inchiostro è stato sviluppato nel 1921 da Hermann Rorschach, uno psicologo svizzero. Rorschach era un sostenitore della psicoanalisi, che è uno studio della mente inconscia.
Funzione
Il test della macchia di inchiostro viene eseguito per determinare il concetto di una persona del mondo che li circonda. Questo test analizza le emozioni, la comprensione, i rapporti interpersonali, la percezione di sé e la capacità di gestire lo stress.
Tipi
Ci sono tre test della macchia di inchiostro, il primo dei quali il Rorschach. La tecnica Holtzman Inkblot (HIT) è stata successivamente sviluppata da Wayne Holtzman per superare alcune delle limitazioni del Rorschach e il somatico Inkblot Series (SIS) è stato sviluppato da Wilfred A. Cassell che è una recente aggiunta al tradizionale test di Rorschach.
Metodi
Ai pazienti vengono mostrate dieci macchie d’inchiostro, una alla volta e devono dire la prima cosa che viene in mente. Al paziente vengono quindi mostrate le stesse dieci macchie d’inchiostro per la seconda volta con le istruzioni per studiarle e quindi elencare tutto quello che vedono.
Significato
Il test della macchia d’inchiostro valuta il mondo privato di una persona, le idee, i desideri e le paure che permette ad uno psicologo di valutare il comportamento della personalità di una persona. Le macchie d’inchiostro sono comunemente usate per testare i malati di mente negli ospedali psichiatrici.
