> > Il vero motivo per cui l'aula era vuota durante il discorso della ministra Bo...

Il vero motivo per cui l'aula era vuota durante il discorso della ministra Bonetti

Bonetti aula vuota

Presentata alla Camera dei deputati la mozione contro la violenza sulle donne, ma in aula c'erano solo 8 deputati su 630: per quale motivo?

Il premier Draghi ha indicato la tutela delle donne come priorità assoluta e la ministra per le Pari opportunità, Elena Bonetti, ha spiegato, davanti a un’aula vuota, che l’impegno del Governo diventa strutturale. Vestita di rosso, a pochi giorni dal 25 novembre, Elena Bonetti ha presentato alla Camera dei deputati la mozione contro la violenza sulle donne, ma ad ascoltarla c’erano solo 8 deputati (su 630). Immediate le polemiche e l’indignazione da parte dell’opinione pubblica. Tuttavia, ci sarebbe un motivo ben preciso per cui l’aula era quasi deserta: a spiegarlo è Giuditta Pini, deputata del Pd.

Violenza sulle donne, il discorso della ministra Bonetti davanti a un’aula vuota

Camera dei deputati, ore 15.30. La ministra per le Pari opportunità si tinge di rosso, dagli abiti alla mascherina perfettamente in pendant. Scelta simbolica nel giorno in cui si discute la mozione contro la violenza sulle donne. “Questo Parlamento è trasversalmente e profondamente impegnato nel promuovere azioni strategiche per ripudiare qualsiasi forma di violenza contro le donne”, ha dichiarato. Attorno a lei, tuttavia, solo 8 deputati. Da inizio 2021 sono 108 le donne uccise: da chi sta lavorando “profondamente” per difenderle ci si aspetta uno sforzo in più, un impegno più concreto e tangibile.

Di fronte all’aula vuota, la ministra ha sottolineato: Le donne devono essere libere di poter denunciare e sapere che c’è uno Stato che accoglie le loro richieste d’aiuto e le protegge. Quest’anno festeggiamo i dieci anni della convenzione di Istanbul, di cui l’Italia fu tra le prime firmatarie. Oggi ci poniamo ancora di più nel solco di questa convenzione”.

Poi ha esposto due delle principali attività contenute nella mozione: il reddito di libertà e il microcredito di libertà, il cui obiettivo è aiutare le donne vittime di violenza a ottenere autonomia ed emancipazione economica. Il nuovo piano strategico nazionale 2021-2023 sulla violenza contro le donne “istituzionalizzerà una maggiore sinergia tra i procedimenti di carattere civile, penale e minorile”, ha fatto sapere la Bonetti, che sottolinea la necessità di “evitare il fenomeno della vittimizzazione secondaria e sentenze contraddittorie nella protezione della donna”.

Violenza sulle donne, il discorso della ministra Bonetti davanti a un’aula vuota: il vero motivo dell’assenteismo

Per tanti deputati il lunedì è giorno di impegni nei territori: è questo il motivo per cui gran parte di loro non ha avuto modo di presenziare alla Camera. Inoltre, si trattava di una discussione generale e i deputati non sono ancora chiamati a votare la mozione. Le polemiche sono all’ordine del giorno, ma serve fare chiarezza.

Ad averci pensato è stata la deputata dem Giuditta Pini, che sul suo profilo Facebook ha spiegato: “Ogni anno, puntuale come il libro di Vespa, arriva la polemica sulla Camera vuota il lunedì. E come ogni anno provo a spiegarvi perché è una falsa polemica o meglio una polemica inutile. Perché il lunedì in aula ci sono sempre 8-10 deputati? Il ruolo del parlamentare non è solo quello di stare in Aula: la maggior parte del lavoro legislativo si fa in commissione e un’altra buona parte del lavoro si fa sul territorio con incontri con le associazioni, in prefettura, con i sindaci e le sindache, con ispezioni, riunioni e così via. Il lunedì è il giorno preposto a questo tipo di attività. Quindi in Aula si fanno attività che non impegnano i parlamentari e le parlamentari e che non prevedono voti. Poi c’è la discussione generale dei provvedimenti e delle norme”.

Ricordando che di lunedì i deputati sono impegnati storicamente in altre attività extraparlamentari e motivando così l’assenteismo del 22 novembre, ha aggiunto: “Il giovedì ogni gruppo parlamentare comunica alla presidenza uno o due nomi di deputati che il lunedì parleranno nello specifico sui provvedimenti che verranno poi discussi e votati dal martedì in poi. Sono deputati e deputate che si sono occupati e occupate in prima persona del tema oppure sono nella commissione competente. Non è nemmeno obbligatorio per i gruppi intervenire, possono rinunciare agli interventi o lasciarne solo traccia scritta depositandoli all’inizio della seduta”.

Quindi ha ribadito: Ecco perché il lunedì l’Aula è vuota, che si parli di violenza o di tasse, non è quello il momento in cui si discute e si vota quel provvedimento, è il momento facoltativo in cui lo si presenta. Eppure ogni anno almeno una volta si fa questa polemica e ogni anno tocca spiegarla. Appuntamento al 2022″.

Il discorso della ministra Bonetti davanti a un’aula vuota: il 25 novembre è la Giornata Mondiale contro la violenza sulle donne

Il discorso della ministra Bonetti arriva a pochi giorni dal 25 novembre, quando si celebra la Giornata Mondiale contro la violenza sulle donne. Ogni giorno, in Italia, ci sono 89 donne vittime di violenza di genere. Il 40% degli omicidi commessi nel nostro Paese coinvolge proprio le donne. Alla vigilia della celebrazione i dati diffusi sono spaventosi e allarmanti. C’è da rabbrividire.

Intanto Luciana Lamorgese spiega che “servono interventi più tempestivi ed efficaci” per contrastare i femminicidi.